Andrea's version
Se glielo chiedessimo, gli israeliani ci regalerebbero un condizionatore a testa
Non si capisce perché i virtuosissimi pacifisti europei non scendano in piazza per appoggiare almeno la pace in Israele: non chiedono armi e non ci ricattano col gas
Tredici assassinati in Israele in pochi giorni. Tredici civili, mi pare, anche se, personalmente, definirli civili non mi piace, preferisco cittadini, per il semplice motivo che considero i più civili in assoluto i militari israeliani delegati a difendere (a turno) la vita civile. Vabbè. E’ in corso la guerra in Ucraina e la disattenzione verso una simile tragedia può non sembrare assurda. Cioè, stupida non ci piove, del tutto assurda meno, dato che l’opinione pubblica europea è al momento concentrata altrove. Specifichiamo. Meno assurda sarebbe se sui morti ebrei non si sorvolasse abitualmente in maniera pressoché militante, militare, verrebbe da dire: discorso inutilmente lungo. Due parole dovrebbero bastare: atomica e Iran. Non bastano? Vedrete che basteranno. Ma un residuo di stupore rimane. Non si capisce infatti, nei confronti di un paese che molti paesi arabi stanno iniziando ad accettare e con il quale provano a fare pace, riaprendo ambasciate e riavviando scambi, non si capisce perché i virtuosissimi pacifisti europei non scendano in piazza per appoggiare almeno questa pace: gli israeliani non chiedono armi, cercano di usare al minimo quelle che hanno, non ci ricattano col gas e ci regalerebbero, chiedendo, un condizionatore a testa. Per questo confidiamo, simpatici e non violenti che siano i ragazzi di Hezbollah, o quelli di Hamas, che anche i non violenti di casa nostra prima o poi capiranno. Già c’è mezzo Polo nord, mezzo Polo sud, mezzo governo, mezza opposizione, le mezze stagioni non ci sono più, mica si può far buon viso solo alle mezze seghe.