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Due libri su Berlinguer
Fabrizio Rondolino ricorda quel tempo con affetto, non lo nega, distingue, critica e mostra sapendo di cosa parla. Luca Telese ha una bella idea, parlare della scorta: persone spesso in ombra, fedelissime sempre e quasi sempre spigolosamente adorabili
Due nuovi libri su Berlinguer. Uno (“Il nostro Berlinguer. Racconti e immagini di una vita straordinaria”, Rizzoli) di un autore intelligente che ha amato Berlinguer, l’ha conosciuto, l’ha amato poi di meno, chissà se molto meno, che ricorda quel tempo con affetto, non lo nega, distingue e critica e mostra sapendo di cosa parla. Si chiama Fabrizio Rondolino, fu un dirigente comunista e lo conoscerete. L’altro libro (“La scorta di Enrico”, Solferino) è di un parente acquisito dell’Amatissimo leader, più attento ai riflettori, temo, di quanto non fosse il familiare rimpianto. E’ dedicato agli uomini della scorta di Berlinguer. Bella idea: persone spesso in ombra, fedelissime sempre e quasi sempre spigolosamente adorabili. Alle quali è toccata la sfiga, però, di farsi ritrarre da Luca Telese, svelto professionista cui di loro, accantonando per un momento le parole enfatiche, penso fregasse così cosà.