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Consiglio non richiesto al futuro segretario dem
Poiché ci risulterà simpatico come chiunque affronti impegni troppo grandi per sé, ci permettiamo di porgergli un avviso esattamente opposto a quello che tutti i giorni, a voce altissima, gli offrono. E riguarda la base
Non sarà cinico né intelligente come Togliatti, il prossimo segretario del Pd; non sarà un grande statista o un grande intellettuale, né l’uomo, o la donna, capace di ribaltare un destino che restando all’oggi sembra segnato. Non sarà un genio, non un uomo nuovo, non un pensatore di inusitata vivacità e nemmeno, temiamo, un coreografico maestro della politichetta del giorno per giorno. Il segretario che s’intravvede sarà, cioè, più o meno scontato; più o meno timoroso dei grandi balzi, in avanti o all’indietro, e verrà fuori più o meno come un po’ ci si attende e un po’ si teme. Per questo motivo, poiché ci risulterà simpatico come chiunque affronti impegni troppo grandi per sé, ci permettiamo di porgergli, non richiesti e sottovoce, un consiglio esattamente opposto a quello che tutti i giorni, a voce altissima, offrono invece i richiesti di consiglio. Stiamo dunque avvertendo il segretario in pectore: mai, mai e poi mai. Ci vada pure a cena, bazzichi per finta il territorio, li protegga e li blandisca, ma non ascolti mai, mai e poi mai, gli inarrivabili cazzoni della sua splendida base.