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Un filo d'aria improvviso a sinistra

Andrea Marcenaro

Quel dibattito che stentava a decollare,e poi è successo così, con la dichiarazione del segretario in pectore sulla premier

Quel dibattito a sinistra che stentava a decollare; quel Pd da rifondare senza sapere come. La fatica, la sensazione della tragedia, le elezioni perdute a raffica e iscrizioni laggiù, nello strapiombo. Radicarsi sul territorio? Ma come? Rompere la luna di miele coi centri storici? Per sposare chi? Chi ti dava di stupratore dei bambini? Ridistribuire il reddito. Legarsi di nuovo ai più deboli. Ecco. Questo sì. Ma il ceto medio? Le partite Iva? Difendere i garantiti? O mollarli un pelino? Far da scudo ai salari? O al reddito di cittadinanza? E la data del congresso ricostituente intanto si avvicinava. E il bandolo della matassa non si trovava. E le posizioni non emergevano. E il confronto ristagnava. Finché. Finché un filo d’aria d’improvviso ha soffiato, ha resistito, ha preso forza fino a diventare un vento capace di riportare in alto cuori da troppo tempo a terra. Di ridare speranza, di fornire leadership salda ad argomenti finalmente robusti. E’ successo così, grazie a un concetto fulminante uscito come per magìa dalle labbra del segretario in pectore che ha dimostrato di poter scatenare, lui sì, ora sì, l’attesissima rivincita della sinistra. Dice, in sintesi “Però! Quella Meloni ha proprio i controcazzi”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.