Andrea's version
Barbara Spinelli spiega al mondo
Dovevamo aspettarcelo. Stava solo, la signora, ripetendosi nella cosa per cui da tempo si sente assai portata
Ci siamo dati un pizzico, ce ne siamo dati due, niente da fare, a scrivere era proprio lei, la signora Barbara Spinelli. Dovevamo aspettarcelo. Stava solo, la signora, ripetendosi nella cosa per cui da tempo si sente assai portata: spiegare al mondo. Perciò spiegava. 1) L’aggressione dei russi all’Ucraina è di una tale ovvietà che parlarne ormai basta. 2) Dare agli aggrediti l’aiuto per difendersi prolunga solo la sfilza dei morti, che poi chissà il nucleare. 3) Sciocchezza micidiale è ritrarre Putin come zar imperiale, trovandosi i veri zar tra Filadelfia e Boston. Intendeva sul Potomac. 4) Le radici della guerra (già il termine aggressione non si porta più) hanno origine nella nazificata Ucraina sobillata dagli Usa insieme all’Europa, affinché quei mercati dipendano “dal gas liquefatto Usa” (???). 5) L’opinione pubblica europea non protesta. Pur desiderando farlo. Si limita a non votare in Lombardia e nel Lazio, sperando di essere capita. Non lo sarà. 6) Ghigliottinare Mosca risulta decisivo, per Washington, dato il prossimo scontro con Pechino (e vedi mai che la testé citata minchiata non sia. E’ che da queste parti si preferisce Washington). Avanti allora coi punti 6, 7, 8 o 9. Cui passiamo sopra. Perché il fatto profondo, non oseremo dire filosofico, resta comunque uno: Barbara è la continuazione di Altiero con scarsi mezzi.