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Chi è il vero plantigrado
Alcune proposte poco convenzionali e irrispettose per risolvere la questione di chi si aggira pericolosamente tra gli umani
Giorni su giorni che non si parla d’altro se non di un plantigrado troppo poco umano e dei ripetuti grugniti di un umano che si aggira liberamente per Roma. Va risolta. Si potrebbe forse in questo modo: foglio di via e rimpatrio in Slovenia dell’unica migrante che, per la verità, sarebbe stata volentieri a casa coi figlioli, salvo poi in effetti sbagliare nel non porsi nemmeno teoricamente la questione di un rapporto civile con le bestie a due gambe già colà residenti. In alternativa al rimpatrio, verrà posto in atto il trasferimento coatto di povera mamma pelosa nel giardinetto personale del segretario del Verdi, oppure della signora Schlein. Contemporaneamente, si provvederà a piazzare una gabbia in cima come minimo al Terminillo al fine di inchiavardarci, per il breve periodo in cui dovrà restare lontano dalla sua compagna Jj4, l’orso Lollobrigida.
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