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Il divieto di Pagliarulo: "Resistenza italiana e ucraina non sono paragonabili". Eh già
"I partigiani italiani non ebbero dagli Alleati armamenti pesanti o carri armati", dice il presidente dell'Anpi. Giusto. I partigiani italiani ebbero dagli Alleati: 170 mila uomini, 3.400 aerei tra bombardieri e caccia, 350 navi da guerra...
Due sole menzioni dal Fatto per onorare il 25 aprile. La prima: “Da adesso, ancor meno intercettazioni”. Ma questa passi, essendo comprensibile che su un simile argomento i ragazzi di Travaglio non vogliano sfigurare al ricordo dell’Ovra. La seconda invece è discutibile. Viene infatti riportata con notevole rilievo un’acutissima osservazione con la quale il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia vieta di paragonare la Resistenza dell’Italia a quella dell’Ucraina. Ricorda infatti Gianfranco Pagliarulo: “Non sono paragonabili. I partigiani italiani non ebbero dagli Alleati armamenti pesanti o carri armati”. Giusto. I partigiani italiani ebbero dagli Alleati (come seconda tranche, dopo Gela): 170 mila uomini, 3400 aerei tra bombardieri e caccia, 350 navi da guerra più 1500 aggeggi somiglianti a trattori, forse, però ciascuno con un cannone di due metri piazzato sul davanti. Ricorderà Pagliarulo, 9 settembre 1943, Salerno. Ripeterlo adesso a Mosca gli sembrerebbe senz’altro, e chissà poi se avrebbe tutti i torti, un tantino esagerato.