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Populista l'Amor nostro? Forse vi confondete

Andrea Marcenaro

Leggere la definizione dell'Enciclopedia Treccani per schiarirsi le idee

Il Populista nazionale è deceduto. A proposito. La definizione di populismo dell’Enciclopedia Treccani è la seguente: “Atteggiamento ideologico che, sulla base di princìpi e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi. Mescola anti elitismo, opposizione al sistema e una retorica rivolta alle persone comuni. Tematiche ricorrenti per il populismo di sinistra sono l’anticapitalismo, la giustizia sociale, il pacifismo e l’antiglobalizzazione”.

Pare chiaro. Incompleto, forse, però chiaro. Chiamatene poi i rappresentanti come vi pare: chiamateli Michele Serra, chiamateli Scalfari, chiamateli Berlinguer, Bersani, Santoro, Di Pietro, Di Matteo, Travaglio, Abbate, Ranucci, ovviamente Conte, Grillo, Gabanelli, Stella, De Benedetti o Giletti, o Floris, chiamateli mezzi Mauro o mezzi Mieli, un quinto di Lettà, le parisien, che due quinti di sé era già di suo, chiamateli i sei quinti di Salvini, o con tutti i numeri monegaschi della roulette di Fini, chiamateli con un fischio, abbruttitevi con gli Scarpinato e i Vauro, nominate pure Scanzi, se non vi monta il vomito, tanto il fatto centrale, quello rimane: la merda resta merda.

Ps. Un grazie particolare a D’Alema, che non è riuscito a far morire l’Amor nostro ad Hammamet. Un secondo saluto a Oscar Luigi Scalfaro, grande omuncolo di Staterello, devoto a monachelle tra le più ignoranti e armigero di giustizia fascio- vaccinara. E un terzo saluto a Mieli, raffinato regista dell’avviso di garanzia passato a Napoli sotto dettatura della Procura meneghina, più un altro grazie per aver guidato le manovre-bidone di Napoleone Fini contro l’Amor nostro e sul cui successo politico Mieli garantì l’Avvocato, che poi non solo. Ogni sconcezza, in ogni caso, sempre una spanna sopra Lerner.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.