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Gli intelligentoni degli orologi da migliaia di euri
Ogni due giorni leggi sul giornale che ne hanno sfilato uno a un tizio con la sua importanza. L’altra volta è capitato a Totti, calciatore, e a lui perfino in casa, un altro giorno a Federer, tennista, domenica è toccata a Carlos Sainz, pilota Ferrari. Non sarà che…?
Un altro! Derubato. Gli hanno sfilato dal polso “un orologio da centinaia di migliaia di euri”. Ogni due giorni leggi sul giornale che hanno sfilato un orologio da parecchie centinaia di migliaia di euri a un tizio con la sua importanza. L’altra volta è capitato a Totti, calciatore, e a lui perfino in casa, un altro giorno a Federer, tennista, domenica è toccata a Carlos Sainz, pilota Ferrari, che però per un pelo l’ha sfangata. Grazie a Dio. Di Luca Cordero o di Diego Della Valle ancora non si sa. Auspicando che mai si sappia. Perché rubare è un vero scandalo, rubare non va bene, rubare è un furto e un furto, in ogni caso, sempre furto resta. Dopodiché, quelli che si comprano orologi da centinaia di migliaia di miliardi di euri, sono convinti di poter assurgere a padroni del tempo e di conquistarsi, a quei prezzi, la facoltà di stabilire in proprio l’ora buona per tutti? Che in tal caso si capirebbe. Oppure si fanno sempre fottere la miniera d’oro con cui appesantiscono il polso perché sono di un’intelligenza, ma di un’intelligenza, ma di un’intelligenza che levati?
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