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Rendere eroica una magistratina di Catania
Giasone che conquista il Vello d’oro, Prometeo il fuoco, Scipione Cartagine, Alessandro Magno padrone fino all’India… Ma ci volevano Salvini e Meloni per compiere questa nuova impresa
Giasone che conquista il Vello d’oro, Prometeo il fuoco, pur sventrato ogni volta dall’aquila, Scipione Cartagine, Alessandro Magno padrone fino all’India, Ursus che spezza il collo al toro, Ercole alle sette teste dell’Idra, Sisifo eroe della cocciutaggine, oltreché dell’obbedienza agli dei, ma quanti eroi: Garibaldi, non di uno, di due mondi, poi quello là, con la stampella più figa del Risorgimento che te la tiro o non te la tiro; e Oskar Schindler, eroe degli ebrei polacchi perseguitati; Ella Fitzgerald, eroina del jazz, insieme a Ray Charles, cieco, oltreché negro. E i pompieri di New York l’11 settembre; e Massud, capo dei feddayn afghani laici massacrato alle spalle. Una lista infinita, nonostante i puzzoni del Fatto, per i quali tutti quanti sono mascalzoni salvo i magistrati in generale, ma alla Davigo e alla Gratteri in particolare, oppure indagatori alla Giuseppe Ciuro, spione amato per un’unica vacanza. Virtuosismi di Ciancimino il piccolo a parte. Ecco. E ci volevano giusto due teste di minchia come Salvini e Meloni per rendere eroica pure un’onesta magistratina di Catania.