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L'antichissimo ammonimento di Amato su Repubblica
Criticare le persone e non le idee è da fascisti, dice il presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato. Ma chi gliele passa poi però, alla Boldrini o alla Concita, le idee da criticare?
Da un pulpito come Repubblica, che non sarà forse il più adatto, via, ma questo passi, il presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato, ricorda a tutti un antichissimo ammonimento attribuito in primis, chissà perché, al caro Pietro Nenni: criticare le persone invece delle loro idee non è mai democratico; lo facevano i fascisti, noi siamo diversi. Che fin qui non ci piove. Chi gliele passa poi però, alla Boldrini o alla Concita, le idee da criticare?