Andrea's Version
Trump resta quello che temiamo, ma perfino lui può aver ragione
Ad Amburgo viene votata ogni tre ore, dal borgomastro della città, una mozione contro ogni guerra e contro ogni arma
Ad Amburgo è insediato uno dei porti più trafficati d’Europa e del mondo. Ad Amburgo esistono 35 chilometri quadrati fitti esclusivamente di villoni enormi capeggiati dal Rathaus, una casetta con più stanze di Buckingham Palace, al cui seguito spiccano magioni private di non meno che mille metri quadrati. Ciascuna con giardini protetti il più modesto dei quali dei quali è grande quanto la Val d’Aosta. Ad Amburgo, anzi a Speicherstadt, lungo il porto, spicca il complesso di magazzini (pieni, poi vuoti, poi di nuovo pieni, poi di nuovo vuoti) più grandi del mondo. Ad Amburgo, probabile che il reddito pro capite non sappiate leggerlo. Ad Amburgo, la categoria di commercianti, di intermediari e di broker, provoca una tal quale impressione per numero, consistenza, gote rubizze e pance rigonfie appoltronate sotto lampadari sconfinati aggrappati a soffitti genere campo di football. Si mangia e si beve molto, ad Amburgo. Molto e molto bene. Viene votato ogni tre ore, dal borgomastro della città rifiorita coi soldi americani e della Nato, una mozione contro ogni guerra e contro ogni arma. Resta, Trump, lo stronzo che temiamo. Talora, per dire, sulla difesa dell’Europa in nota spese ai cafoni yankee, perfino gli stronzi hanno qualche ragione.