Andrea's Version
Saviano confonde la felicità con l'Oktoberfest
Un mistero rimasto tale per millenni, finalmente risolto. E i giornalisti a fare su e già con la testa davanti alle magiche parole del Maestro
Brescia, due settimane fa. Perché gliel’avessero chiesto, proprio del tutto non si capiva, restava però il fatto che un consistente gruppo di giornalisti fosse rimasto immobile per un tempo notevole col mazzo dei microfoni protesi in maniera spasmodica verso Roberto Saviano. Era nient’altro che la nervosa attesa di una risposta ponderata e definitiva a un mistero rimasto tale per millenni: “Dottore, si può essere felici, oggi come oggi?”, così s’era espressa la domanda. Lo scrittore s’era fatto serissimo, i due minuti regalati alla riflessione erano apparsi interminabili, questo sì, eppure già carichi di saggezza del Maestro: “No, non lo si può essere, oggi come oggi. La felicità non è infatti un affare privato né individuale. Essa deve bensì coinvolgere tutti”. I giornalisti acconsentirono ammirati, facendo su e giù con le teste. E avevano più d’una ragione. Si trattava probabilmente del primo caso al mondo in cui un intellettuale di peso confondeva la felicità con l’Oktoberfest.