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L'iraniano rurale che robustamente procrea
E' per questo che nel paese degli ayatollah la popolazione cresce a dismisura, e poi si sfogano su Israele
Anche ieri il primo ministro Netanyahu ha tenuto ben applicate sul sederino le preziose braghette. E lo stesso promette per oggi. Questo produce delusione moltiplicata. Uno: se il porco resta, l’uomo onesto s’affligge. Due, se poi sta lì, capacissimo che reagisca anche in Libano. Datosi che, tre, e buon peso, se a Rafah gli va bene come sembra, potrà spostare a Beirut le armi usate al momento nell’ultima Gaza ancora in piedi. La cosa metterebbe a dura prova finanche lo spirito di pace degli ayatollah. Anche in questa occasione infatti, l’iraniano rurale, non avendo altro svago, robustamente procrea. E’ per questo che in Iran la popolazione cresce a dismisura, i poveri diventano ancora più numerosi dei ricchi e ciò fa incazzare la popolazione strapovera, che sfoga giocoforza su Israele pur senza volerlo. Ma invece che concedere la pace, Gerusalemme provoca. Stava scritto sul Corriere di ieri, giuro. E quanto a Netanyahu, purtroppo, tocca portar pazienza.