(foto LaPresse)

Andrea's version

L'iraniano rurale che robustamente procrea

Andrea Marcenaro

E' per questo che nel paese degli ayatollah la popolazione cresce a dismisura, e poi si sfogano su Israele

Anche ieri il primo ministro Netanyahu ha tenuto ben applicate sul sederino le preziose braghette. E lo stesso promette per oggi. Questo produce delusione moltiplicata. Uno: se il porco resta, l’uomo onesto s’affligge. Due, se poi sta lì, capacissimo che reagisca anche in Libano. Datosi che, tre, e buon peso, se a Rafah gli va bene come sembra, potrà spostare a Beirut le armi usate al momento nell’ultima Gaza ancora in piedi. La cosa metterebbe a dura prova finanche lo spirito di pace degli ayatollah. Anche in questa occasione infatti, l’iraniano rurale, non avendo altro svago, robustamente procrea. E’ per questo che in Iran la popolazione cresce a dismisura, i poveri diventano ancora più numerosi dei ricchi e ciò fa incazzare la popolazione strapovera, che sfoga giocoforza su Israele pur senza volerlo. Ma invece che concedere la pace, Gerusalemme provoca. Stava scritto sul Corriere di ieri, giuro. E quanto a Netanyahu, purtroppo, tocca portar pazienza.

Di più su questi argomenti:
  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.