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Contro-domanda a Galli della Loggia
È impossibile evitare di dar vita, a destra, agli uguali e contrari degli indipendenti di sinistra del bel tempo andato?, si chiede il professore
E’ possibile, si domanda con gravità il professor Ernesto Galli della Loggia, sottrarsi all’aria che tira, al bon-ton lessicale, alla parte di chi rinuncia sua sponte all’egemonia, ma senza utilizzare, come sta infatti facendo la destra, le intelligenze indipendenti che le sono vicine e non chiedono posti? E’ impossibile, mutatis mutandis, evitare di dar vita, a destra, agli uguali e contrari degli indipendenti di sinistra del bel tempo andato, i quali, vissuti come davvero indipendenti dal popolo credulone, amplificarono, rafforzarono e resero credibile, in quel tempo, la proposta del Pci? E allora? E’ così difficile, a destra, fare uguale uguale, dal momento che non mancano gli intellettuali di parte disponibili all’uopo? Bella domanda. Ma domanda alla quale, non sapendo con tutta franchezza come rispondere, ne controproponiamo a lui un’altra, con motivate speranze di risposta. Cioè: andando a letto e già sentendosi pesanti, domandiamo noi stessi al Professore: è proprio necessario, prima di prendere sonno, ingollarsi quella mezza pentola di pasta e fagioli rimasta nel frigo apposta per due giorni da incubo?