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Ma Haniyeh non è morto: non sapeva lui stesso dove si trovasse

Andrea Marcenaro

Era un uomo che aveva fatto della coerenza la sua stella polare. Sunnita, era diventato dipendente diretto e assoluto degli sciiti di Teheran. E così via, in tante altre occasioni

Ismail Haniyeh era un uomo che aveva fatto  della coerenza la sua stella polare. Sunnita, vale a dire nemico mortale degli sciiti, era diventato dipendente diretto e assoluto degli sciiti di Teheran. Nel novembre 2006 decise di dimettersi dal governo con l’Autorità nazionale palestinese per favorire un governo unitario presieduto dall’ex rettore dell’Università islamica di Gaza. Non si dimise. Concordò con l’Iran di rivedere le posizioni di Hamas che, su posizioni diverse un attimo prima, non avrebbe mai riconosciuto lo Stato di Israele. Qualche giorno successivo, saltati gli accordi con Abu Mazen e tradito il giuramento di accordo, Haniyeh diede il via alla guerra civile con cui estromise Abu Mazen e prese il potere su Gaza. Nel 2019 lasciò di nascosto Gaza per il Qatar, dove ottenne asilo politico. Contrariamente a quanto si dice, Haniyeh non è morto. Non sapeva infatti lui stesso dove si trovasse: s’era scoperto a dormire in tre posti finti recuperati col gioco finto delle tre carte.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.