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Gratteri preso per piedipiatti
Il dottore è seccatissimo, uh!, non avete idea di quanto gli siano rimaste sullo stomaco l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la separazione delle carriere dei magistrati. Due disastri
Nicola Gratteri, capo della Procura della Repubblica di Napoli, è seccatissimo, uh!, non avete idea di quanto gli siano rimaste sullo stomaco l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la separazione delle carriere dei magistrati. Due disastri. La separazione delle carriere, per dire la prima, renderà il piemme un poliziotto. Abolire l’abuso d’ufficio, poi. Ma lo sapevate voi che: “L’ultima versione era così restrittiva che risultava impossibile perseguire penalmente il pubblico ufficiale che faceva un errore in buona fede”? “Così restrittiva…”. Roba da matti. Fino a ieri sua eccellenza poteva sbattere dentro chi aveva fatto “un errore in buona fede”, e già in questo incontrava qualche fastidiosa difficoltà. Ma adesso, ciccia, manco poteva più. Nero su bianco. E il peggio doveva venire. Il peggio è che se a quel punto il dottorissimo Gratteri avesse voluto lanciare tre squilli di tromba per dare l’allarme alla popolazione, lo avrebbero preso, lui dice, per un povero piedipiatti.