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Gratteri preso per piedipiatti

Andrea Marcenaro

Il dottore è seccatissimo, uh!, non avete idea di quanto gli siano rimaste sullo stomaco l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la separazione delle carriere dei magistrati. Due disastri

Nicola Gratteri, capo della Procura della Repubblica di Napoli, è seccatissimo, uh!, non avete idea di quanto gli siano rimaste sullo stomaco l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la separazione delle carriere dei magistrati. Due disastri. La separazione delle carriere, per dire la prima, renderà il piemme un poliziotto. Abolire l’abuso d’ufficio, poi. Ma lo sapevate voi che: “L’ultima versione era così restrittiva che risultava impossibile perseguire penalmente il pubblico ufficiale che faceva un errore in buona fede”? “Così restrittiva…”. Roba da matti. Fino a ieri sua eccellenza poteva sbattere dentro chi aveva fatto “un errore in buona fede”, e già in questo incontrava qualche fastidiosa difficoltà. Ma adesso, ciccia, manco poteva più. Nero su bianco. E il peggio doveva venire. Il peggio è che se a quel punto il dottorissimo Gratteri avesse voluto lanciare tre squilli di tromba per dare l’allarme alla popolazione, lo avrebbero preso, lui dice, per un povero piedipiatti.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.