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Il baffo che fanno a Israele i boicottaggi

Andrea Marcenaro

Un disastro tale che negli ultimi 12 mesi la sua Borsa è aumentata del 50 per cento preciso preciso

Riporta entusiasta il Fatto come  “un gruppo di organizzazioni no profit” abbia annunciato che il “Norvegian governement pension fund (1500 miliardi di euri di patrimonio)” sta per di disinvestire  da Israele per la sua posizione in guerra. Altrettanti disinvestimenti  avrebbero già coinvolto le americane Rtx Corporation, General Electrice e General Dynamics, che operano in Cisgiordania. A giugno, un altro Fondo Pensione norvegese avrebbe escluso Israele da 70 milioni di dollari per la Caterpillar. Il principale Fondo britannico, l’Uss, cancellato 95 milioni di euri dalle università ebraiche; la Pension Denmark liquidati tutti gli investimenti nelle banche israeliane. Tra le aziende minacciate di boicottaggio, la HP, sistemi informatici, la francese Carrefour, il fast food Mc Donald’s, accusato aver regalato pasti e sconti ai militari di Gerusalemme, più Intel, 15 miliardi di dollari di microprocessori statunitensi. Insomma, i boicottatori filopalestinesi, nell’entusiasmo del Fatto, hanno causato a  Israele un disastro tale che negli ultimi 12 mesi la sua Borsa è aumentata del 50 per cento preciso preciso.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.