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Avvistato Salvini al citofono

Andrea Marcenaro

Pare si sia scatenato nella caccia al colpevole, abbia suonato con insistenza a tutti i citofoni romani della zona Termini e dintorni e domandato a tappeto, perentorio: “Mi dica un po’, è lei che pianta chiodi?”

Dicono che dopo aver avuto conferma che la nuova linea ferroviaria Milano-Chiasso si ferma a Como perché i vettori sono troppo alti per le gallerie svizzere; dopo aver avuto conferma che la nuova Bari-Napoli impiega mezz’ora più della vecchia per coprire il percorso; dopo aver ottenuto puntigliosa verifica delle decine di “rischi di disastro ferroviario” sfiorati negli ultimi anni (con lui insediato), ecco, dicono che a quel punto il ministro Matteo Salvini, gambe in spalla, si sia scatenato nella caccia al colpevole, abbia suonato con insistenza a tutti i citofoni romani della zona Termini e dintorni (come fece al Pilastro di Bologna quando era in caccia di spaccio e di droga) e domandato a tappeto, perentorio: “Mi dica un po’, è lei che pianta chiodi?”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.