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Papa Francesco tra i banchi di scuola

Andrea Marcenaro

C'è da studiare la differenza tra guerra e genocidio: ci sarà un posto in una delle numerosissime università cattoliche?

5.700 scuole cattoliche per l’infanzia, 1.000 elementari, 1.084 scuole secondarie. 7.829 le scuole cattoliche nel loro complesso, guidate, soprattutto per quanto riguarda gli ultimi gradi e i licei, dal meglio delle culture e dei saperi tramandati e coltivati dagli ordini religiosi più colti e riconosciuti, andando dai Gesuiti ai Salesiani, ai Barnabiti, e comprendendo i Domenicani, i Certosini, i Cistercensi, i Frati minori, i Frati Francescani, più un’altra quantità notevolissima di formazioni cattoliche. Questo solo per quanto riguarda i maschi. Poi ci sono le università, numerosissime, nonché vere culle delle conoscenze più profonde di istituzioni millenarie e selezionatissime: la Pontificia Università Antonianum, la Gregoriana, la Lateranense, la Salesiana, l’Università della Santa Croce, di San Tommaso d’Aquino, “Angelicum”, fino alla Pontificia Università Urbaniana e oltre. Bene. In ognuna di queste migliaia di scuole, dalla più piccola alle maggiori, esiste un banco vuoto in attesa di Papa Francesco, dove cotanto focoso discolo potrebbe a buon diritto sedersi al fine di studiare le gigantesche differenze tra guerra e genocidio.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.