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Non ci sarà un po' di ipocrisia sui mulatti?
Li chiamiamo così per via del mulo, ibrido questo tra un asino e una cavalla, laddove mezzo nero e mezzo bianco è l’essere semiumano che geneticamente lo ricorda. Ma noi continuiamo ad accanirci se si debba dire ministra o ministro
Ne vivono 75 milioni in Brasile, 7 nella Repubblica Dominicana, 6 e mezzo in Colombia, 6 a Cuba, dove rappresentano il 51 per cento della popolazione, e poi sono nel Belize, a Porto Rico, molti in Africa, se ne trovano a migliaia in Europa e un po’ dovunque. Noi ed altri li chiamiamo tuttora mulatti. E li chiamiamo così perché? Esattamente per via del mulo, ibrido questo tra un asino e una cavalla, laddove mezzo nero e mezzo bianco è l’essere semiumano che geneticamente lo ricorda: lui cioè, il mulatto. In Namibia e nel Sud Africa, per far prima e per intendersi al volo, lo chiamavano e lo chiamano ancora buster, dall’olandese bastardo. Per cui mulatto, bastardo, ibrido, mezzo colorato, animale inferiore e sorta di mulo dalle fattezze umane. Ma nessuno pensi per questo di cancellare quel nome, o sostituirlo. In paesi fortemente emancipati, dove con civiltà ci si accanisce se si debba dire ministra o ministro, mulatto suona comunque abbastanza carino per tutti(e).