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Venti minuti di vita in meno ogni sigaretta? Ma allora dovrei campare 133 anni

Andrea Marcenaro

Lo dice l’epidemiologa inglese Sarah Jackson dell’immancabile University College di Londra: ogni sigaretta, venti minuti di vita in meno. Sempre. E senza sconti. Ho fatto due conti

Non bastava il sindaco Sala coi suoi dieci metri minimo di distanza all’aperto. Gli è arrivata in soccorso l’epidemiologa inglese Sarah Jackson dell’immancabile University College di Londra: ogni sigaretta, venti minuti di vita in meno. Sempre. E senza sconti. Fumatene una sola in tutta la vita, e zac, venti minuti lo stesso. Ho fatto due conti. Essendo particolarmente idiota, e lo dico sul serio, fumo 30 sigarette al giorno diciamo da sessant’anni. 600 minuti perduti al dì. Per trenta giorni, fanno 18 mila minuti al mese. Per dodici, i mesi all’anno, 216 mila. Divisi per 60 minuti all’ora, 3600 ore. Che moltiplicate per 60 anni, il mio tempo di fumo, di nuovo 216 mila fa, ma giorni, che ridivisi per i 365 dell’anno sono circa 700 mesi di vita sottratta, vale a dire intorno ai 60 anni rubati senz’altro alla scienza apodittica della dottoressa Jackson. I quali, aggiunti ai 77 che avrei, ne farebbero 133 che campo, quasi per metà abusivamente. Dico 133. E pure oggi dovrei buttare il tempo con questa stupida rubrichina? 

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.