Foto Epa, via Ansa

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Gli invitati di Mohammad bin Salman

Andrea Marcenaro

I colloqui russo-americani sull’Ucraina lì dove partì l'ordine di uccidere il giornalista Jamal Khashoggi

Il giornalista Jamal Khashoggi venne ucciso nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre 2018 per ordine del principe Mohammad bin Salman. L’omicidio è durato circa sette minuti e lo specialista forense saudita Salah Muhammed al-Tubaigy avrebbe tagliato a pezzi il corpo di Khashoggi mentre Khashoggi era ancora vivo. Alcuni abitanti vicini alla residenza del console osservarono poco dopo un insolito barbecue. Un tentativo di occultare l’odore dell’incenerimento del cadavere squartato? “Abbiamo vissuto qui per dodici anni ma non li abbiamo mai visti fare una festa con il barbecue, mentre quel giorno fecero una festa con barbecue nel giardino.”, giurarono i testimoni. L’Arabia Saudita parlò prima di una colluttazione sfuggita di mano, in seconda istanza di un “interrogatorio andato male”. Il principe Mohammad bin Salman è quello stesso che ospita ora i colloqui russo-americani sull’Ucraina. Cioè: il solito principe, più Putin, più Trump. L’ucraino presidente Zelensky, invitato a Riad per un colloquio a parte, ma giuro, privatissimo, ha promesso lì per lì che sarebbe andato, salvo non presentarsi accampando una scusa. Quel vigliacco.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.