Quel decreto insabbiato dal governo che eviterebbe altri “casi Marò” Dopo dieci mesi i due fucilieri arrestati in India torneranno in Italia per le festività natalizie grazie a una “cauzione” da 826 mila euro. Ma non è certo che un caso simile, che ha incrinato i rapporti diplomatici tra Roma e Nuova Delhi, non si ripeterà in futuro in un contesto in cui dal 2005 a oggi 42 navi italiane sono state attaccate dai pirati e sei di queste sequestrate. Leggi l'editoriale Natale in casa Marò 21 DIC 2012
Il “dàgli al banchiere” si ode forte e chiaro da Milano a Seul Qualcuno penserà che il 2012 sia l’anno della Norimberga dei banchieri e dei trader spregiudicati. Forse un paragone eccessivo ma utile per capire quanto la crisi economica, partita dalla finanza, si stia ritorcendo sui suoi “creatori” sotto forma di contraccolpi giudiziari. La saga globale dei “bad bankers”, i cattivi banchieri, è giunta anche a Milano. Ieri una delle prime indagini a livello internazionale sui titoli derivati, cominciata nel maggio 2010, è arrivata alla sentenza di primo grado condannando con l’accusa di truffa la banca tedesca Deutsche Bank, la svizzera Ubs, la statunitense Jp Morgan e l’irlandese Depfa Bank. 20 DIC 2012
Così Draghi&co. s’inchinano alla politica, parla Masciandaro Non è troppo difficile individuare i cinque eventi che hanno segnato il 2012. L’editorialista del Financial Times Gideon Rachman pone al primo posto la “promessa di Mario Draghi” di salvare l’euro “a ogni costo” (seguono la guerra in Siria, la vittoria di Morsi in Egitto, un nuovo mandato presidenziale per Barack Obama, e la riaccesa disputa sino-nipponica per l’arcipelago delle Senkaku). Parole che sono state lette come una rivoluzione nell’interpretazione del ruolo di banchiere centrale e si innestano in un processo di trasformazione globale dell’uso della politica monetaria, sempre più legata a obiettivi di politica economica che spesso convergono con quelli dei governi. 19 DIC 2012
Ma Grillo fa bene alla società di Casaleggio? Dal bilancio pare di no L’avventura politica di Beppe Grillo non sembra giovare alle casse della Casaleggio Associati, la società di consulenza informatica, commercio ed editoria online di Gianroberto Casaleggio, ideologo del Movimento cinque stelle. Fondatore e mente, secondo militanti, avversari e non partigiani, al punto che Grillo sarebbe solo un “frontman”, uomo di carisma e di facciata che tutto può e tutto chiede, come denunciano i dissidenti che sono stati diffidati dal fare attivismo attraverso la revoca del permesso di usare il marchio M5s. 15 DIC 2012
Alitalia 2013, ritorno allo stato? Dopo quattro anni si torna a elezioni, con il cerino di Alitalia in mano. E’ un paradosso che – con oltre 3 miliardi persi a carico dei contribuenti, 5.000 lavoratori in mobilità, la prima compagnia aerea italiana, confinata nel ruolo di operatore regionale e circondata da giganti in ascesa come Turkish Airlines – a guardare il cielo si scorga come soluzione la nazionalizzazione. Lo dicono gli analisti e lo sussurrano fonti governative: la Cassa depositi e prestiti (Cdp), tramite il Fondo strategico, è il salvatore adatto grazie alla garanzia fornita dal ministero dell’Economia che la controlla. 13 DIC 2012
Finanza & Politica La crisi politica risveglia Lady Spread e deprime la Borsa La crisi politica fa sussultare Lady Spread. Dopo le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, contrario alla candidatura di Silvio Berlusconi alle elezioni politiche 2013 (“il suo ritorno non è un bene per l’Italia”), i membri del Pdl non hanno partecipato al voto di fiducia in Senato sul decreto sviluppo del governo, approvato comunque con 127 voti favorevoli, 17 contrari, 23 astenuti. Il testo passa all’esame della Camera. 06 DIC 2012
Perché la Borsa è uno stagno dove non si tuffa più nessuno La Borsa italiana non è più il torrente dove navigavano gli yuppie negli anni Ottanta, adesso somiglia più a uno stagno. Piazza Affari rappresenta l’uno per cento della finanza globale e in dieci anni è l’unico listino ad avere perso valore: meno 29 per cento, secondo Mediobanca. Si è impoverita perché si sono impoverite le banche, i cui titoli sono i principali attori del mercato. 05 DIC 2012
Parlano Albertini, Micheli, Modiano Com’è strano i mercati no a Milano Sapessi com’è strano quando i mercati dicono di no a Milano (versi di Bruno Martino). Interessano gli aeroporti milanesi? No, non interessano. La quotazione di Sea è stata un flop, dal punto di vista borsistico e dell’immagine internazionale della Milano dell’Expo 2015, della finanza, del made in Italy e della “capitale che lavora e produce”. Nella più ricca città del ricco nord Italia sembra un paradosso che non sia andata a buon fine l’unica Ipo di rilievo dell’anno. 04 DIC 2012
Cara Atene, c'è posta (anti austerity) per te Cosa scrive il capo economista dell'Economist Intelligence Unit 30 NOV 2012