Acciaio fuso Le conseguenze a catena dello spegnimento all’Ilva Con gli impianti dell’Ilva di Taranto rischia di spegnersi la filiera settore siderurgico italiano. E’ l’effetto economico della decisione della magistratura di accelerare, in contrasto con il governo, la chiusura degli altoforni di proprietà della famiglia Riva in Puglia perché fonte di inquinamento atmosferico a danno della salute dei cittadini. A novembre per ottemperare alle decisioni del giudice del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, un altoforno si avvierà verso lo spegnimento. Leggi Acciaierie in vendita a Terni, calciatori a fianco degli operai di Marco Petrelli 13 OTT 2012
La mancata fusione Bae-Eads non è un regalo a Finmeccanica E’ fallito il primo tentativo per la più grande fusione nella storia del settore aerospaziale. Bae Systems, colosso militare britannico, e Eads, società dell’aviazione civile che controlla Airbus, non hanno trovato un accordo a causa delle resistenze dei governi che detengono le quote delle due società. Ma la possibilità di una fusione, e ancora di più il suo naufragio, hanno fatto da “sveglia” ai loro concorrenti. 12 OTT 2012
La Venere di Merkel Il Drang nach Griechenland, la spinta di Berlino verso Atene, che ha portato un cancelliere color pistacchio nella capitale originaria d’Europa, è comprensibile. Gli effetti di un’uscita dall’euro sarebbero penalizzanti per tutti. Ma il prossimo problema per la Grecia, tornata al centro dell’attenzione sia dei ministri dell’Ecofin, riuniti ieri in Lussemburgo, sia del Fmi, che tiene a Tokyo la sua conferenza annuale, potrebbe essere una seconda ristrutturazione del debito che stavolta comporterebbe perdite per gli investitori istituzionali – stati e organizzazioni internazionali – che hanno concesso aiuti. 09 OTT 2012
Guerriglia fredda L’Europa ora ha uno scudo, ma tanti veti da superare per goderselo E’ cominciata l’ennesima “settimana cruciale” per la salvezza dell’euro. Ma stavolta, nonostante l’entrata in vigore del nuovo Fondo salva stati (Esm), l’equilibrio diplomatico da raggiungere tra i rappresentati delle ventisette cancellerie europee appare ancora più complesso. Sulla strada verso il Consiglio Ue del 18-19 ottobre c’è già un veto britannico: Londra ha chiesto la separazione dei budget tra paesi dell’euro e dell’Ue. 08 OTT 2012
Bollettino della crisi S'ingolfa la locomotiva tedesca. Merkel pronta ad andare al capezzale della Grecia Si ingolfa la locomotiva europea, la Germania. Gli ordini dell’industria tedesca sono calati più delle attese ad agosto rispetto a luglio: dell’1,3 per cento contro lo 0,5 delle aspettative. Lo ha reso noto ieri il ministero dell’Economia. Motivo del calo è la debole domanda interna che non riesce a sostenere la crescita economica ed evidenzia la necessità di ripensare un modello basato quasi completamente sulle esportazioni. Il 05 OTT 2012
La sfida politica, mediatica e inflazionistica che attende Draghi Il “telefono rosso” tra Madrid e la Banca centrale europea è attivo. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha confermato ieri che all’Eurotower “sono pronti” a intervenire il prima possibile quando “i prerequisiti” per l’attivazione dell’inedito piano Outright monetary transactions (Omt), il “bazooka” approntato un mese fa, saranno “pienamente raggiunti”. Condizioni che consistono nel proseguimento di riforme economiche e di assestamento dei bilanci nazionali dei paesi sotto la pressione dei mercati finanziari (Spagna e Italia), come condizione all’acquisto di titoli di stato sul mercato secondario da parte della Bce. 05 OTT 2012
Piegata l’Europa, Berlino salverà se stessa? Se lo chiede il Fmi Sono stati elaborati molti piani per salvare l’Europa. Ma la regia è sempre stata una sola, quella tedesca. E adesso che la crisi economica nell’Eurozona sta assumendo i caratteri di una stagnazione, la cancelliera Angela Merkel si trova a un “doppio bivio”, internazionale e nazionale. Dopo avere condizionato gli aiuti europei per Grecia, Irlanda, Portogallo e per la Spagna a misure d’austerità, il prossimo piano di Merkel dovrà essere tutto tedesco. Dovrà salvare Berlino. 04 OTT 2012
Ragioni ideali (e materiali) dietro l’euroffensiva anti finanza Il governo aspetta a prendere una posizione definitiva su una tassazione delle transazioni finanziarie condivisa in Europa. La sinistra del Partito democratico mette invece pressione in Parlamento. Le intenzioni dell’esecutivo, infatti, non sono limpide. Ma la scadenza è quella del Consiglio europeo del 18 ottobre quando i leader Ue discuteranno un progetto comune. Leggi L’austerity recessiva è figlia dell’Europa dello status quo, dice Zingales di Marco Valerio Lo Prete 03 OTT 2012
Le ragioni della “svolta” anti fiscalista di Confindustria Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha deciso di sfidare il governo sul suo stesso campo, quello dei tagli e del rigore? Per alcuni osservatori lo scambio proposto da Squinzi all’esecutivo – “meno incentivi alle imprese per meno tasse” – è rivoluzionario, una sfida all’austerity contabile che rischia di far avvitare l’economia italiana. Leggi Monti cancelli l’imposta che fa sprofondare l’economia reale di Edoardo Narduzzi - Leggi Il rigore cieco all’europea turba l’America e le imprese 02 OTT 2012
Huffington Post Annunziata, pregi e sfide di una voce “a più voci” Ieri è stato il primo giorno da ammiraglio per Lucia Annunziata, al comando dell’Huffington Post Italia. Una corazzata per il peso specifico degli editori che hanno sostenuto l’iniziativa: il gigante americano dei servizi web, Aol, che detiene la maggioranza delle quote, e il Gruppo L’Espresso, che si è riservato il 49 per cento. L’Italia è il sesto paese al mondo a lanciare la piattaforma del “blog d’informazione” ideata nel 2005 da Arianna Huffington: un successo che ha fornito fresco carburante al “news making” statunitense, introducendo quell’elemento di “leggerezza” e opinionismo che mancava alla stampa d’oltre Oceano. 26 SET 2012