La voglia europea di gas e il gioco energetico del Caucaso Con l’intenzione di abbattere i costi per gli approvvigionamenti energetici, i governi europei spingono per aprire i mercati nazionali del gas naturale, sia con l’esplorazione dei nuovi “pozzi” dello shale gas sia con accordi commerciali siglati a livello bilaterale anziché comunitario. Lo dimostrano due casi recenti, quello inglese, con il governo che intende dare nuovo impulso all’estrazione del gas dalle rocce profonde, e quello italiano, con il rafforzamento dell’intesa tra Italia e Azerbaigian per l’avanzamento del gasdotto Tap (Trans-Adriatic Pipeline) attraverso la visita di domenica del presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella capitale Baku, l’unica metropoli azerbaigiana, situata sulle rive del mar Caspio. 13 AGO 2013
Bufale criminali L’idea che povertà e ingiustizia sociale vadano a braccetto con un aumento della violenza e della criminalità dovrà essere dimenticata, e sepolta. Le prove empiriche e quelle statistiche hanno finora dimostrato che il mito sociologico “più crisi, più crimini” rappresenta un trabocchetto mentale che è stato più volte smentito dai fatti nel corso dei decenni; per quanto segua un ragionamento apparentemente logico. La realtà è però controintuitiva e più complessa di una semplice deduzione lineare di causa-effetto. Molti praticanti quotidiani del pensiero unico sono comunque tuttora restii ad ammettere questa verità, nonostante i numeri li smentiscano puntualmente. 04 AGO 2013
Tradimento a Tamburi Il caso di Vendola, dei soldi della bonifica e del freno tirato sull’Ilva La notizia è stata pubblicata sull’Espresso in edicola, un settimanale di solito non critico nei confronti del presidente della regione Puglia, Nichi Vendola. Il titolo non è molto esplicito (“Ilva, la bonifica dispersa - Ben 50 milioni pronti per risanare il quartiere più esposto. Mai spesi. E dirottati in altre opere, incluso il restauro degli organi delle chiese”), il nucleo è infatti a riga sessantanove dell’articolo firmato da Camilla Conti: “Con una delibera del 2 ottobre 2007 l’intervento del progetto di risanamento del quartiere (Tamburi, ndr) viene annullato e le risorse dirottate su programmi già approvati. Quali? Leggi Fumo di Nichi 27 LUG 2013
Per chi squilla il telefono? / 2 Perché lo “scorporo” della rete è un affare da monopolisti Il lungo (e lento) processo che dovrà portare alla modernizzazione della rete telefonica italiana, un passaggio dalle fibre di rame alla fibra ottica, dove corrono veloci le comunicazioni telematiche, dovrà essere un’operazione di sistema. L’ha fatto intendere ieri il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, intervenuto al convegno “Il futuro della Rete. La grande sfida delle telecomunicazioni”, organizzato a Roma dalla Fondazione Italia protagonista dell’ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, senatore del Pdl. Salemi Dopo la moneta, avanza l’idea della “cornetta” unica europea 25 LUG 2013
Il Giappone che dà fiducia all’Abenomics ora vuole le riforme La consistente vittoria dei conservatori giapponesi alla Camera alta dà la possibilità all’attuale premier, Shinzo Abe, di spingere sulle radicali riforme economiche promesse a dicembre, quand’è stato eletto capo del governo. Ora i conservatori del Partito liberal democratico (Lpd) e i suoi alleati controllano con una maggioranza di due terzi la Dieta, il Parlamento giapponese. Il voto di domenica ha infatti consegnato al Lpd 135 seggi su 242 alla Camera alta, anche grazie al contributo dell’alleato Nuovo Komeito. Questo risultato si aggiunge alla “supermaggioranza” (325 su 480 seggi) che i conservatori vantano già nella Camera bassa. 23 LUG 2013
Oro colato L’inazione della Banca d’Italia nel proteggere le riserve auree del paese dalle turbe del mercato è costata (finora) 34 miliardi di euro. Sono perdite virtuali – finché non si vende non si perde – ma per gli analisti specializzati è chiaro che i livelli record di prezzo visti due anni fa non torneranno a breve, o forse mai, e che, quindi, l’Italia ha già “bruciato” parte del suo patrimonio aureo. Banca d’Italia poteva evitarlo già tre anni fa. 20 LUG 2013
Ci sono poche certezze per i banchieri centrali avanguardisti Fare il banchiere centrale è diventato ben più difficile che “pattinare su un lago ghiacciato con la nebbia”, come spesso ama ripetere il capo della Federal Reserve di Dallas, Richard Fisher, un antagonista delle politiche monetarie troppo accomodanti. I banchieri centrali sono infatti ben oltre la “terra incognita”, terreno in cui esplorano gli interventi non convenzionali per sostenere l’economia; ciascuno secondo i propri scopi, consentiti dai rispettivi mandati. In politica monetaria, infatti, poco si può dare per scontato: il “non convenzionale” sarà la norma e l’imprevedibilità degli effetti di questi interventi, si passi il termine “inconsueti”, sarà la regola. 18 LUG 2013
Liberi dalle banche Saccomanni caldeggia vie diverse dal credito bancario per aiutare le imprese. Parla Zadra Dalle banche al mercato, ora anche il Tesoro cerca – e caldeggia – vie alternative al credito bancario per aiutare le imprese italiane in difficoltà. Ieri il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha riunito economisti, banchieri e analisti per un seminario a porte chiuse sul “credit crunch” con l’intento di esplorare tutte le modalità di finanziamento diverse dal sistema bancario purché le aziende possano tornare ad avere liquidità sufficiente per sostenersi. Infatti nel corso degli ultimi due anni i prestiti si sono ridotti in maniera significativa, e non ripartono, come certificano i dati pubblicati ieri dall’Associazione bancaria italiana (Abi). 17 LUG 2013
E’ il mercato, bellezza Nel mese di maggio il Foglio aveva scritto che in “questo scandalo nulla si tiene”. Ora è ufficiale, sabato scorso il tribunale del riesame ha smontato un pezzo portante dell’impianto accusatorio del cosiddetto scandalo del Monte dei Paschi di Siena: quello che riguarda l’operazione finanziaria di scambio di titoli tra Mps e Nomura. Le pressioni politiche nella tumultuosa arena senese, la bulimia del circo mediatico-giudiziario, la pretesa di ottenere un immediato risarcimento economico dopo quello che è stato dipinto dalla stampa come lo “scandalo” finanziario italiano più devastante di sempre, avevano spinto le ipotesi della magistratura al di là dei limiti possibili (e plausibili) del diritto internazionale. Ferrara Montepaschi e Ilva, la nostra lotta con gli idoli della piazza 16 LUG 2013
I “due padroni” del Corriere, i regolatori e il “puparo” Bazoli Le parole feroci, i colpi di scena sul mercato, le punzecchiature a distanza fanno sembrare la contesa per il controllo del Corriere della Sera una battaglia personale tra due soci contrapposti, Diego Della Valle (d’ora in poi DDV, avvicinatosi all’influente banchiere Giovanni Bazoli) e John Elkann; destinati allo scontro perché s’intesteranno quote equivalenti della Rcs, società proprietaria del quotidiano. Al di là delle schermaglie delle ultime settimane, tra i disegni divergenti per il “Corriere con due padroni” s’interpongono i tre regolatori del mercato: la Consob (Autorità della Borsa), l’Agcom (comunicazioni), e l’Antitrust (concorrenza). Leggi anche Sechi L’Independence day di DDV e i tre modi sicuri per perdere soldi - Crippa Gli atti mancati dei borghesi buoni a nulla 08 LUG 2013