Amanda studia scrittura creativa a Seattle, è più magra di allora, più ricca (quattro milioni di dollari di anticipo per la sua autobiografia uscita ieri in America, “Waiting to be heard”, un milione per ogni anno di carcere in Italia, a voler cercare risarcimenti) e, se possedeva un’innocenza, l’ha persa per sempre. Le sue parole adesso sono misurate, sospettose, gli occhi sempre bassi, nelle interviste alla televisione le lacrime sono vive ma trattenute. E’ libera, quasi. Ha un fidanzato, da un anno e mezzo, ha di nuovo una vita, ha attacchi di panico, ma la sua assoluzione è stata annullata lo scorso marzo dalla Cassazione.