Viva la chat Cari intercettatori, non leggete questo articolo Spettabili intercettatori, non leggete questo articolo (dovesse succedere che in pescheria vendano le orate avvolte nel giornale). Perché sarebbe bello poter mantenere questa vertigine comunicativa chiamata Messenger (anche What’s app, per chi preferisce l’iPhone), la chat da passeggio che, a leggere le cronache, offre la quasi certezza di non essere spiata, intercettata, registrata e in tempo reale pubblicata. Ormai parlare al telefono con la suocera o scrivere un sms al gommista dà un altro tipo di vertigine, la sensazione di stare dentro un reality show Leggi Sulle intercettazioni Napolitano dà ascolto al Cav. (ma il decreto no) di Salvatore Merlo - Leggi Il gip di Milano chiede l'imputazione coatta per Berlusconi 15 SET 2011
Santa Madonna Madonna e Daniela Santanchè se si conoscessero si amerebbero. Probabilmente anche alla Santanchè fanno schifo le ortensie, anche Madonna odia i poveri (satira) ed entrambe hanno conosciuto il dolore vero, quello che non si dimentica, stare in piedi senza calze dentro tacchi tredici. Se riesci a camminare così, a vivere così, puoi affrontare qualunque cosa: una crisi di governo, un ex marito stronzo (Sean Penn ha recentemente detto in un’intervista: “Madonna? Con lei ho passato quattro anni senza intavolare una conversazione che sia una”). 14 SET 2011
In garage In garage non fa differenza. L’attenzione scandalizzata sulle corde, i tubi e il bondage con soffocamento (finito malissimo, con una ragazza morta impiccata, un’altra in ospedale e l’uomo che guarda agli arresti domiciliari per omicidio colposo) è un ammennicolo da portineria, curiosità prevedibile attorno alla parola sesso, perché si può di nuovo fare i guardoni e nello stesso tempo dire: che orrore, con le corde signora mia. Ma ognuno cerca il (rischioso) godimento come vuole: andare forte in moto, lanciarsi col paracadute, raggiungere l’infarto a forza di salsicce. 13 SET 2011
Sono una (cattiva) madre Voglio essere una buona madre. Non mi importa di nient’altro. L’ho pensato di nuovo stamattina, quando ho salutato i bambini prima di uscire, anzi ho salutato solo la più grande con la mano, nascosta dietro la porta della camera, e lei ha alzato il pollice e mi ha detto con gli occhi da grande: vai, che il piccolo lo distraggo io, così non piange a vederti andare via (“Vieni Giulio, ti faccio vedere una cosa bellissima, la Pimpa con l’anatroccolo”). Lei ha solo cinque anni ma da subito ha imparato che quel momento è uno strazio. 12 SET 2011
Cose turche Dicono che ci siano in serbo cose turche. Conversazioni scabrose, “davvero compromettenti da un punto di vista morale”, lo scoperchiamento di altre fissazioni, mercificazioni, specializzazioni. Tutti in attesa (soprattutto i nervosi mariti di alcune signore baresi) di nuove frontiere del porno, da leggere col cappuccino in mano uno dei prossimi giorni. Ma la nostra fantasia è stata già annientata, l’immaginazione è colma. 08 SET 2011
Sincero teatro Vedi che teatro questa vita nostra, sembra dire Nicla Tarantini fra le lacrime, mentre si scosta i capelli dal bel viso e racconta al pubblico ministero il feuilleton mortificante che sta per essere esibito sui giornali e che terrorizza suo marito Gianpi (“dopo che usciranno questi verbali, sicuramente mia moglie mi lascerà”). Bisognerebbe divertirsi, forse, godersi il set allestito dai giornali fra telefonate e interrogatori, aspettare il big bang dei verbali, ma fa troppa tristezza. Sono rimasti solo loro due, adesso, a guardarsi negli occhi, a decidere se c’è qualcosa da salvare. 07 SET 2011
Affari nostri La protagonista di “I love shopping” cominciò con l’occultare le lettere della banca (“Okay. Niente panico. Niente panico. E’ solo un estratto conto della Visa. E’ solo un pezzo di carta con qualche numero scritto sopra. Che paura può farmi?”), poi passò a inventarsi gambe rotte e drammi familiari quando le telefonavano per il notevole rosso raggiunto, infine fece passare il direttore della banca, che cercava di recuperare i soldi spesi in scarpe e biancheria intima (“L’intimo è un diritto umano inalienabile”) per un molestatore sessuale, uno stalker. 01 SET 2011
Lo spaccone Vladimir Putin, in muta nera, bombole e sorriso d’acciaio smaltato, si è tuffato l’altro pomeriggio nel Mar Nero, naturalmente a telecamere accese, e dopo pochi minuti è riemerso stringendo in mano due grossi resti di anfore greche. “Un tesoro!”, è stato l’urlo trionfale, e tutti intorno ad applaudirlo, a dire: ma guarda, che forza, che muscoli, che guizzo fulmineo, che amore per il patrimonio archeologico del paese, che abilità subacquea. In posa plastica con le anfore, Putin ha avuto anche il tempo di fare una battuta: “Sono vuote, si sono già bevuti tutto”. 11 AGO 2011
L’invasione barbarica Se Marina Berlusconi è la regina delle interviste terrorizzanti e tridimensionali , quelle da leggere in un rifugio antiatomico, immaginando i “no” che spaccano vetrine, ammirando i fulmini che escono dall’inchiostro, desiderando una goccia di quel talento da boxeuse, sua sorella Barbara, ventisei anni e faccia d’angelo, è il più grande spettacolo dopo il big bang. Lei non parla, accarezza con le parole, le infila una accanto all’altra, armoniosamente, e ne fa delle collane perfette, lucide, filosofiche, steineriane. 11 AGO 2011
La versione di Vasco Vasco Rossi spalanca gli occhi blu dentro la webcam e affida tutto se stesso a Facebook. Registra il messaggio per i fan, lascia che lo sguardo barcolli, spruzza in bocca il broncodilatatore e intanto accende una sigaretta. Ha già raccontato al mondo, in quel suo modo ironicamente eroico, che vive grazie agli psicofarmaci, che dichiara conclusa la sua carriera di rockstar, che è convalescente e non adolescente, e che Ligabue è uno stronzo, più o meno. 09 AGO 2011