Sex and University Vietato innamorarsi del professore, a Yale, vietato sedurre le studentesse, anche di altri corsi, anche già laureate. “Sesso, sesso! Si respirava ovunque, insieme all’azoto e all’ossigeno! Tutto il campus era sempre pronto, inumidito e lubrificato! Si ingozzava di sesso! In un arrapamento continuo!”. Tom Wolfe, in “Io sono Charlotte Simmons” (con cui ha vinto il premio per la peggiore scena di sesso dell’anno) descrive così la vita quotidiana alla prestigiosa e immaginaria Dupont University: probabilmente anche a Yale funziona così, e il divieto di incontri amorosi fra membri non dello stesso gruppo 08 APR 2010
Il trionfo del re ferito Lo si riconosceva dalla voce, molto prima di vederlo. Grugnito lombardo che copriva tutto, molti da salutare e qualcuno da mandare affanculo. “Arriva il capo”, “Ecco il Bossi”. A via Bellerio, in ufficio, nei comizi, per strada, a Pontida, sui barconi. Camicia a quadretti, giacca a quadretti, cravatta a caso, fazzoletto verde. Arrivava e travolgeva: chi aveva fatto cazzate o aveva alzato la cresta sapeva che a Bossi bastava un grugnito più feroce del solito. Leggi L’impossibilità di fare futuro oltre il berlusconismo. Mentre la Lega vince imponendo la sua prassi di Pietrangelo Buttafuoco 30 MAR 2010
Piccoli mostri "La popolazione italiana sopravvive decentemente perché rinuncia a fare figli”, dice il Rapporto annuale sulla famiglia del Cisf, centro culturale di Famiglia cristiana. Questioni economiche naturalmente: dovendo possedere l’ultimo modello di carrozzina olandese pensata per esplorare i boschi canadesi o passeggiare sulla cordigliera delle Ande, un figlio costa troppo. Dovendo egli indossare esclusivamente tutine in cotone organico e, d’inverno, riscaldarsi con un buon cachemire riciclato, soltanto Angelina Jolie può permettersi di fare e adottare figli. 27 MAR 2010
La calamita della firma democratica Perché ogni parola di Saviano diventa inevitabilmente un appello Il suo orizzonte non è più Largo Fochetti, ma il Palazzo di Vetro, laggiù a New York. Roberto Saviano, di appello in appello, si è allargato da Repubblica all’Onu. L’ultimo (in ordine cronologico) invito alla società civile, “Per un voto onesto servirebbe l’Onu”, sulla necessità di elezioni regolari, ha già chiamato alla firma più di trentamila persone. Saviano aveva semplicemente scritto un articolo accorato. Ma ogni cosa coraggiosa scritta da Saviano diventa ormai spontaneamente appello planetario, o almeno gruppo su Facebook. 24 MAR 2010
La bella destra Che fine ha fatto la superiorità antropologica della sinistra? I berlusconiani si sono molto imbelliti. Brave persone che hanno manifestato piene di speranza: “Le facce erano pulite, allegre, serene”, ha scritto Eugenio Scalfari nell’editoriale di domenica sulla Repubblica (intitolato: “Una bella piazza un pessimo discorso”). “Bella gente un po’ frastornata”, non più malvagi imprenditori, leghisti deliranti, ex fascisti violenti, evasori fiscali, bruti illetterati, avidi commercianti, ignoranti plagiati dalla tivù commerciale, cafoni arricchiti, troiette ambiziose, figuranti incravattati. 23 MAR 2010
Tronista in procura Michele Ruggiero non cammina, incede, sa che verrà fotografato e fa lo sguardo intenso, carico di senso della giustizia e di serena fermezza. John Woodcock, con quei golfetti sulle spalle, non è che un ricordo, le signore con un debole per le procure hanno finalmente un nuovo idolo, elegantissimo, sempre in completo scuro e con ufficio vista mare: Ruggiero è il pubblico ministero del momento, metà eroe e metà tronista, la punta delle scarpe lucidissime rialzata, come va di moda anche da Maria De Filippi. Lui non si mostra, appare. 18 MAR 2010
Tar condicio Ingobbirsi davanti allo schermo del computer, arrossarsi gli occhi per guardare lo scontro Andrea Ronchi-Luigi Zanda non è il massimo dell’eccitazione, nemmeno quando Enrico Mentana tira fuori qualche sua famosa battuta: “Più che par condicio questa è bar condicio” e ride per primo. La politica web è molto noiosa: manca il divano, manca il telecomando dopo aver cenato, manca lo spirito da talk show, manca il tifo. Si sa che i siti internet di informazione hanno il crollo di accessi nel fine settimana e dopo le sei del pomeriggio, quando gli uffici cominciano a chiudere. Guarda Par condicio, una brutta pagina di Aldo Grasso su Corriere.it 17 MAR 2010
Scarpe da Parlamento I senatori dell’Italia dei valori hanno protestato contro la legge sul legittimo impedimento seduti per terra, in Senato: la Costituzione appoggiata su un polpaccio, sventolata sopra un calzino azzurro con le pieghe, scandalosamente esposta al contatto ravvicinato con una fila di brutte scarpe da uomo (i banchi in Parlamento esistono apposta per nascondere pantaloni stazzonati e scarpe polverose, per dare rispettabilità a mezzobusti istituzionali non sempre in grado di comprare scarpe decenti né di lucidarle). 14 MAR 2010
Di chi è questo? Al Keplero ci sono così tanti preservativi che l’amore è già diventato una noia Adesso un quattordicenne, per fare la figura del figo davanti alla compagna di classe carina che non lo guarda mai, all’intervallo si fruga nelle tasche platealmente in cerca dei due euro per i preservativi. Anche lei, per non sembrare un’imbranata, va alla macchinetta ridacchiando con le amiche. Al liceo Keplero di Roma li chiamano “distributori di sicurezza”, li hanno piazzati nei bagni dei maschi e delle femmine in nome della parità (tradotto: ragazze, pensateci voi). Il consiglio di istituto ha pensato di “abbattere le barriere culturali che fanno considerare il profilattico ancora un tabù”. 11 MAR 2010