Kate machine Tutti parlano e scrivono di Kate Moss, da vent’anni, lei invece sta zitta. Volentieri si fa fotografare nuda, ma parla soltanto se deve lanciare una borsa, un profumo, una linea di abbigliamento con il suo nome scritto sopra. Kate Moss non spiega come salvare il pianeta, non è pubblicamente preoccupata per l’inquinamento, non esprime opinioni sulla politica, sui cuccioli di foca e nemmeno su di sé. Il silenzio l’ha conservata sexy senza renderla odiosa. 02 MAR 2010
Sarà anche pudica, ma non è un’autobiografia La delusione di leggere Guccini in cerca di amori e trovare soltanto lagne Se si ha molto “pudore e un’inusitata ritrosia”, se non si ama parlare del proprio lavoro, delle proprie canzoni e della propria vita, se si sbuffa quando qualcuno fa una domanda che vada oltre il dramma della scomparsa delle osterie in Emilia, la soluzione non è complicata: si può evitare di scrivere un’autobiografia. 10 FEB 2010
Ragazze da marito Non c’è niente come la ricerca o l’avvistamento di un possibile marito all’orizzonte per circondare di luce, interesse e morbosa curiosità una ragazza: la più spiata dell’anno infatti è e sarà, nel 2010, Elisabetta Canalis. Elisabetta è la nuova fidanzata di George Clooney perché, come ha scritto Jane Austen, “è verità universalmente riconosciuta che uno scapolo largamente provvisto di beni di fortuna debba sentire il bisogno di ammogliarsi. 24 GEN 2010
Le single hanno i giorni contati Adesso milioni di signore, single, pluridivorziate, vergini, vedove, allergiche al matrimonio, compulsive mangiauomini, intimamente zitelle, monache di Monza, correranno a sposarsi. E le signorine snob di tutto il mondo osserveranno con orrore che questa è “la fine della donna single” (sul sito di Tina Brown, “The daily beast”, hanno già cominciato). Perché è uscito in America il seguito di “Mangia, prega, ama”, di Elizabeth Gilbert. 09 GEN 2010
La lavanderina non è più così bella Ci si immaginava le lavanderie di condominio come luoghi massimamente erotici, dove tra uno stenditoio e un’asciugatrice potevano avvenire cose interessanti. Fra dirimpettai, vicini di balcone, in attesa che la lavatrice facesse il suo corso con le lenzuola o il completo da jogging. In un ormai antico telefilm americano, “Melrose Place”, ambientato in un residence, succedeva più o meno così. 07 GEN 2010
Come polverinizzare il Lazio Loretta Napoleoni vive a Londra ma su Facebook, dove ha circa 600 fan, le hanno detto che deve assolutamente diventare presidente della regione Lazio. In quanto esperta di finanza e di terrorismo. Ma soprattutto molto progressista. Così progressista e attenta alla realtà non immediatamente visibile da non avere mai creduto alla balla della minaccia del terrorismo islamico, né a quella dei benefici della caduta del Muro di Berlino e della diffusione della democrazia, ma nemmeno alla possibilità di convivere serenamente con la globalizzazione, che anzi favorisce il crimine organizzato. 05 GEN 2010
No, viaggiare Dopo l’attentato di Natale sul volo Delta da parte del giovane e depresso, sessualmente frustrato terrorista islamico, sugli aerei diretti in America non si può più andare in bagno a sessanta minuti dall’atterraggio. Né dormicchiare sotto una coperta. Se anche si riuscisse a usare la toilette sessantun minuti prima dell’arrivo, da lì in poi il pensiero del divieto di alzarsi provocherà crampi, parti prematuri, appendiciti acute a tutti i viaggiatori. 29 DIC 2009
Piccolo scandalo Nella rubrica a pagina tre dell’Unità Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore, appassionato di politica ma solo come osservatore e votante, scrisse a proposito di sinistra e antiberlusconismo: “Siamo costretti a stare sempre insieme con forcaioli, violenti, reazionari, comici diventati messia, gente che starà bene soltanto quando vedrà tutti in galera, altri che fanno una satira di serie C e altri ancora che mandano mail a tutto il mondo con barzellette su Berlusconi o sull’altezza di Brunetta”. 28 DIC 2009
Da Santoro ai piccoli giornali, è esploso il narcisismo paranoico L’altra sera, alla fine di Annozero, Michele Santoro, sentendosi il Papa, ha fatto gli auguri di Natale a Silvio Berlusconi e a Gaspare Spatuzza, per sobrietà soltanto in italiano. E Antonio Polito, sentendosi ferito nel’onore, non è andato ad Annozero per non incontrare Marco Travaglio, col quale litiga appassionatamente via giornali, sempre perché telefonarsi non va più di moda, e sicuri che la storia si fermi, attonita, in attesa di sapere a che punto è la guerra. 20 DIC 2009
L’immortalità insanguinata di un Cav. pugile Silvio Berlusconi, colpito in faccia da un Duomo per turisti (oggetto kitsch per eccellenza, nota di leggerezza che persino negli attentati resta incollata al Cavaliere), non si rassegnava a perdere i sensi, ad accasciarsi, a lasciarsi portare in ospedale come avrebbe chiesto chiunque, con naso, denti, labbro spaccati da un colpo violento e a tradimento. 19 DIC 2009