Sono un catto-dandy, ma via la mozzetta se serve a Gesù Cristo Mi ha spiegato tutto Frate Indovino e il suo meraviglioso calendario dove cercavo uno spunto per la preghierina da pubblicare oggi. Dunque dunque, venerdì 15 marzo, Santa Luisa de Marillac vedova, San Clemente Maria sacerdote, Astinenza, e poi il detto del giorno: “Invan si pesca se l’amo non ha esca”. Papa Francesco è l’esca che lo Spirito Santo ha fornito ai cristiani affinché si facciano nuovamente pescatori di uomini. Il nudo amo della ragione, l’amo ratzingeriano, non ha funzionato perché le plebi non sanno che farsene dei ragionamenti, loro capiscono solo il linguaggio dei sentimenti, che ci vogliamo fare. Leggi Un argentino per salvare l’Europa 15 MAR 2013
Silenzio sul Conclave Mi sono scoperto uomo di molta fede. La rinuncia di Benedetto XVI non mi ha sconvolto, non ho perso la testa com’è capitato a qualche prete. Il Conclave che inizia oggi non mi preoccupa e vorrei quasi dire che non mi interessa. Fra le mie poche certezze c’è la presenza decisiva dello Spirito Santo nella Cappella Sistina. Papa bianco? Nero? Italiano? Europeo? Americano? Frate? Prete? Giovane? Curiale? Pastorale? Ciellino? Filippino? Io me ne impipo. Sarà precisamente quello che Dio vorrà, quindi io non voglio niente, non auspico niente, non parlo di niente. 12 MAR 2013
Altro che Museo della Scienza Dovevano bruciarla prima C’è qualcosa di pietoso nel rogo della Città della Scienza napoletana. Non è propriamente un’eutanasia (troppo pliniano, troppo spettacolare l’evento) ma certo è la fine di un’agonia. La Città della Scienza si dichiarava eccellenza ma era una poveracciata che non pagava gli stipendi, che non pagava i fornitori, che non pagava nessuno nella migliore tradizione partenopea e parte italiana. E chissà che le fiamme non siano state appiccate (irrazionalmente, ovvio) da qualche creditore inferocito. Leggi Scienziato fisso in parco interactive di Maurizio Milani 07 MAR 2013
Ripa di Meana, un dandy alle elezioni indossa Grillo, o meglio il Cav. Mi ha chiesto di chiamarlo dopo le dieci perché prima barcolla. Lo chiamo dopo le undici perché prima barcollo io. Carlo, andrai a votare? Penso di sì. Mi pare che ci sia il dovere di evitare lo schianto. Penso che una protesta silenziosa non vada bene, considerato quello che ci attende. Cosa ci attende di preciso? Che gli eletti in Parlamento continuino a scaramucciare tra loro e non si esprimano sulle grandi questioni della politica internazionale. Che non rispondano ai quesiti che ci vengono dal Mali e dalle nefaste primavere arabe finite nelle mani dei fratelli musulmani. Che storditi dal conformismo europeista non vadano oltre la giaculatoria del “più Europa!” 18 FEB 2013
Idee sillabiche di un vescovo Il più cattolico dei pochi vescovi italiani cattolici si trova all’estero, a San Marino. “Lei vive in una cartolina!” esclamò Benedetto XVI l’estate scorsa, durante la visita nella diocesi. “Sì, ma è una cartolina che non viene spedita mai” rispose monsignor Luigi Negri. Un altro vescovo sicuramente cristiano, sebbene di prosa un po’ democristiana (monsignor Crepaldi), alligna a Trieste che è città importante però ai confini della nazione e del dibattito. 02 SET 2012
Solo erbivoro mai, amo troppo la carne che ci prescrive il Vangelo Soprattutto non vorrei scrivere il solito articoletto ironico. L’ironia ci scappa sempre quando l’argomento è il mangiare o il bere e di pezzi che vorrebbero essere spiritosi ne leggo troppi: qualcuno magari è scritto bene, qualcuno magari l’ho perfino scritto io, ma non arrivano mai al cuore della questione, che è un cuore religioso. Quindi serissimo. Lo Stockholm International Water Institute, riscuotendo il plauso locale di Repubblica e di Umberto Veronesi, dice che nel 2050 diventeremo tutti vegetariani. Leggi Vegetariani per forza nel 2050, anatomia di una boiata pazzesca di Nicoletta Tiliacos - Leggi Rinunciare a uccidere per mangiare, pure Leonardo ci ha creduto di Stefano Di Michele 30 AGO 2012
Bravo principe Arrigo Non mi piaceva molto Arrigo Windsor, né lui né suo fratello: troppo fisicamente simili a quella gallina di mamma, con sospetto di somiglianze anche intellettuali, troppo spinti dai media a scavalcare il padre nella linea di successione al trono. Chiaramente ho sempre tenuto per Carlo, e non solo perché essendo l’ultimo Windsor dal nome tradotto mi ricorda il tempo felice della sovranità linguistica italiana (uno dei motivi del mio odio per Diana era l’abitudine di alcuni degenerati, gente a cui probabilmente piaceva Elton John, di chiamarla Daiana). 24 AGO 2012
L’amore ai tempi della canicola. Eros è sudore, anguria e piatti crudi L’estate è la stagione dell’amore e agosto è il culmine dell’estate e io chiamo disertore chi, per sottrarsi, evoca l’anticiclone africano. Perché come dice il poeta l’amore è una milizia, e in battaglia sudare è normale. Maria Laura (che ovviamente di cognome non fa Rodotà e anzi coltiva vigne di lambrusco nel Reggiano) mi dice che non le dà fastidio l’uomo che puzza. E’ la frase più bella che abbia sentito pronunciare negli ultimi mesi. La donna schifiltosa è quanto di più inutile la decadenza occidentale abbia prodotto. 07 AGO 2012
Castigo di Dio, madre natura tradisce e muore il prete che voleva salvare la Madonna Quando la scossa delle 9.02 mi ha svegliato (sì, alle 9.02 ero ancora a letto) ho pensato che fosse l’eco del terremoto che aveva fatto crollare San Pietro sui berretti dell’intera Curia Romana. Il segno che Dio si era definitivamente stancato dei corvi e degli avvoltoi e dei cuculi vestiti di porpora, instancabili divoratori del Corpo di Cristo. Alzatomi senza nessuna fretta, perché il bello del terremoto è che non possiamo farci niente quindi tanto vale mostrarsi flemmatici, ho acceso Internet scoprendo che Bertone era ancora vivo. 30 MAG 2012
La gloria non vedo, ma forse in Emilia si può ripartire A Finale Emilia dovevo andare a mangiare alla Fefa ma passavano le stagioni e non ci andavo mai perché, come dice il nome, Finale è alla fine dell'Emilia, lontanissimo dalle città sulla strada consolare che battezza la regione. I locali della Bassa già subivano ogni giorno il trauma dell’autovelox e ogni notte lo choc dell’etilometro, ci mancava il terremoto. Dove saranno adesso i cappellacci di zucca con salvia, mandorle e amaretti? E la coscia d’anatra con salsa al Lambrusco? 22 MAG 2012