Una Terza via per il Pd. Il senso del primo manifesto politico zingarettiano Il presidente della provincia di Roma ha voluto pubblicare sul Foglio il testo del suo primo documento politico 27 OTT 2011
Ahi, e se tocca a noi? Pier Luigi Bersani si sta accorgendo che nel suo stesso partito le policy economiche sono contestate da un fronte così ampio di esponenti democratici tale da far sembrare quasi minoritaria la linea del segretario e del suo braccio destro Stefano Fassina. Un fronte, questo, la cui linea politica potrebbe essere sintetizzata perfettamente con il titolo di un famoso libro scritto a quattro mani da Francesco Giavazzi e Alberto Alesina. Avete capito bene, sì: forse il liberismo un po’ di sinistra ancora lo è. 26 OTT 2011
Il Pd e il manifesto dei t-party Difesa della Bce e delle riforme liberali. Apertura alla riforma delle pensioni e alla riforma del mercato del lavoro. Attacco al massimalismo di sinistra e al conservatorismo del partito. E poi dure critiche ai finti innovatori del Pd, ai falsi portabandiera del rinnovamento, ai critici del blairismo (e del giavazzismo) e a tutti coloro che credono che il modo migliore per far maturare il Pd sia quello di indirizzare la rotta del partito sul binario morto della lotta dura pura e senza paura al famigerato “neo liberismo”. Leggi il manifesto dei T-Party democratici, i trentenni del Pd - Leggi It’s the economy, Bersani 21 OTT 2011
It’s the economy, Bersani Con gli indignados o contro gli indignados? Con Marchionne o contro Marchionne? Con Draghi o contro Draghi? Con l’Europa o contro l’Europa? Con la Bce o contro la Bce? Con Ed o con David? Con Blair o contro Blair? La storia che vi stiamo per raccontare riguarda la battaglia più violenta che si sta combattendo in questi mesi all’interno del Partito democratico. Per carità, no: qui non c’entra nulla il quotidiano battibecco tra il segretario del Pd e il sindaco di Firenze, non c’entra nulla la nuova polemica sulle conseguenze del voto in Molise, non c’entra nulla l’annosa questione delle grandi o delle sante alleanze. 20 OTT 2011
Il big bang democratico Fine delle rottamazioni Una volta che verrà archiviata la pratica relativa alla questione della fiducia berlusconiana alla Camera, non c’è dubbio che uno dei temi che nelle prossime settimane tornerà a essere centrale nel mondo del centrosinistra sarà quello relativo alla gustosissima battaglia che stanno combattendo da ormai diverse settimane quelli che sono diventati i due volti simbolo del pensiero democratico italiano. Loro due, sì, avete capito: Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani. 14 OTT 2011
Quella trappola per Vendola Il fatto che Nichi Vendola chieda con insistenza sia di andare alle elezioni già il prossimo anno (è l’unico nel centrosinistra che le chiede con Antonio Di Pietro) sia di convocare le primarie di coalizione del centrosinistra (per Vendola, si sa, “Le primarie sono come il gesto del bambino che ascolta la conchiglia e sente il rumore del mare: è il rumore della vita”) è legato anche al fatto che il presidente della regione Puglia sa che nel 2013 il Pd potrebbe scegliere di convocare le primarie di partito rinunciando a celebrare le primarie di coalizione. 29 SET 2011
Le tre ipotesi di Renzi E’ stata una doppia intervista rilasciata prima a Panorama (il 24 agosto) e poi a Repubblica (il 2 settembre) a far scatenare il putiferio nel Partito democratico. In entrambe le occasioni, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha confermato per la prima volta di essere intenzionato a partecipare alle prossime primarie per la premiership del centrosinistra. Lo statuto però prevede che il candidato con cui il Pd si presenterà alle elezioni è solo e soltanto il suo segretario; e così, di fatto, la candidatura di Renzi ha messo i dirigenti del Pd di fronte a tre possibilità. 29 SET 2011
Le alternative dell’alternativa In questi giorni è successo qualcosa di clamoroso nel Partito democratico. Qualcosa che fino a qualche mese fa, ai tempi dei successi elettorali e dei trionfi referendari, era semplicemente impossibile da prendere anche solo in considerazione. E’ successo che il principale partito dell’opposizione, per la prima volta dall’elezione del suo segretario, si è posto ad alta voce una domanda che da tempo viveva sottotraccia nel mondo del Pd e che non era ancora stata esposta pubblicamente con così tanta chiarezza da un fronte così ampio di dirigenti del partito. Leggi La sinistra di Nichi Vendola al governo? Meglio di no, dice Bertinotti di Lanfranco Pace - Leggi Gli ostacoli di Bersani - Leggi Le tre ipotesi di Renzi - Leggi Quella trappola per Vendola 29 SET 2011
Gli ostacoli di Bersani Secondo quanto previsto dallo statuto del Pd, il candidato con cui il Pd si presenta alle elezioni politiche è solo uno ed è il suo segretario. Sempre secondo lo statuto, il mandato del leader del Pd ha una durata di quattro anni, e dunque in teoria Pier Luigi Bersani avrebbe tutto il diritto di presentarsi alle prossime elezioni come il candidato del partito per la presidenza del Consiglio. Ma nel caso in cui si vada a votare nel 2013, nel Pd sta maturando l’idea di convocare nuove primarie per “rilegittimare” la leadership del partito. 29 SET 2011
Un pezzo di Pd sfida Bersani chiedendo primarie e verifica della leadership “ Non abbiamo più tempo, bisogna uscire dalla palude e rimettere in cammino l’Italia. Berlusconi deve togliersi di mezzo per consentire a un paese che è nei guai di poter affrontare i suoi problemi. Per questo, entro la fine dell’anno sarà pronto il progetto dell’alternativa del Pd da presentare agli italiani”. Ieri pomeriggio Pier Luigi Bersani ha invitato ancora una volta Silvio Berlusconi a farsi da parte per il bene del paese. 21 SET 2011