Mosca fredda con noi Troppo di fretta, ministro. Fonti del Foglio a Mosca riferiscono del malumore per la visita nella capitale russa del ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di Sant’Agata, durata in tutto 24 ore, dalla serata di giovedì a quella di venerdì. Il programma prevedeva un faccia a faccia con Dmitri Medvedev, presidente in uscita che a maggio lascerà il posto a Vladimir Putin, i colloqui bilaterali con il suo omologo e l’incontro con gli imprenditori italiani in Russia. 21 APR 2012
Parla Tidu Maini La visione del Qatar: “Un Rinascimento arabo slegato da gas e petrolio” “E’ così triste”. Tidu Maini ha modi eleganti e un inglese oxfordiano mentre, seduto in una saletta riservata a Roma, spiega perché l’Italia in campo tecnologico sia un reverse benchmark, ovvero un modello da non seguire, da osservare per capire innanzitutto come non si fa. “Avevate Finmeccanica, avevate Alfa Romeo, avevate l’Olivetti. Però tutto questo era trent’anni fa. Resta ancora una reputazione ottima per creatività e design, ma non è più così per quel che riguarda scienza e ricerca. 21 APR 2012
Le spie vogliono incastrare i marò Agenti dei servizi indiani che fanno base all’ambasciata del governo di Nuova Delhi a Roma sono a caccia di informazioni sui marò e di un esemplare di fucile d’assalto Beretta Arx-160 e anche di alcuni proiettili o almeno di qualche bossolo. La presenza di spie in ambasciata è una cosa naturale: in tutto il mondo i servizi segreti all’estero fanno riferimento alle proprie sedi diplomatiche. Questo tipo di indagine è invece più insolito e gli agenti si sono fatti notare. 17 APR 2012
Le libertà contro la crisi Il governo ritira l’idea di tassare fino a due centesimi in più anche gli sms scambiati con i telefonini. Sarebbe stata una botta niente male: a seconda del gestore e del piano tariffario, un aumento tra il 10 e il 15 per cento di prezzo su ogni singolo messaggino. Sarebbe stato, però, anche un caso modello di come il mercato e l’innovazione corrano davanti alla crisi, per sfuggirle, per renderla più sopportabile, per creare gli stessi servizi a costi inferiori. 12 APR 2012
E’ il momento giusto per il playboy Khan (e i servizi segreti) Se a nord della Linea Durand che separa Afghanistan e Pakistan il presidente Hamid Karzai è sempre più cedevole con i talebani, che reclamano una spartizione del potere politico, a sud l’astro nascente della politica pachistana, Imran Khan, promette la stessa formula di governo: una bella faccia apprezzata a occidente – com’era anche Karzai il maestoso pashtun nel 2001 – che però è prontissima all’accordo con l’estremismo antioccidentale.Quest’inverno un comizio pubblico di Khan si è trasformato nell’adunata politica più grande della storia recente del Pakistan. 11 APR 2012
Belle facce, ma stanno con i talebani In Afghanistan e Pakistan si prepara un brutto doporitiro Domenica la guerra americana in Afghanistan ha raggiunto un punto di svolta fondamentale. Dopo due anni di trattative, Washington ha raggiunto un accordo con Kabul sui temutissimi raid notturni delle forze speciali: da ora in poi dovranno essere autorizzati con tre giorni d’anticipo da uno speciale panel formato da giudici afghani. Il comando, durante le operazioni, è affidato a ufficiali afghani. 11 APR 2012
La guerra dei vecchi contro i giovani Nel 1984, gli americani sopra i sessantacinque anni guadagnavano dieci volte la cifra guadagnata dagli americani sotto i trentacinque anni. Nel 2009, il rapporto tra i soldi portati a casa dagli over 65 e quelli portati a casa dagli under 35 è diventato abnorme di 47 volte. Stephen Marche ha scritto un articolo imprescindibile sul numero di aprile di Esquire in cui racconta il segreto su cui è necessario tacere, pena sembrare “pessimisti, seminatori di zizzania, fuori dal mondo, amareggiati dalla vita”. 09 APR 2012
Ribelli e tagliagole Hussein ricorda la prima volta a malapena, era di sera, o di notte, probabilmente vicino al cimitero, sicuramente era metà ottobre dell’anno scorso e sicuramente l’uomo era uno sciita. Aveva confessato di avere ucciso donne, donne oneste i cui mariti e i cui figli avevano partecipato alle proteste contro il presidente Bashar el Assad. A Hussein non importava se l’uomo aveva confessato perché era stato picchiato o che ora piantato in ginocchio fosse terrorizzato a morte e avesse cominciato a pregare. 04 APR 2012
Rivelazioni incrociate Nell’affaire tra Merah e i servizi francesi spunta l’agente reclutatore “B” “Un agente francese di origine maghrebina aveva reclutato Mohammed Merah nei servizi segreti”, è il titolo dell’edizione domenicale del quotidiano algerino el Khabar. “Informazioni ottenute da fonti concordanti indicano l’esistenza di un legame tra lui e un agente attivo della Dcri (Direction centrale du renseignement intérieur)”. Il reclutatore parla anche arabo ed è conosciuto, aggiunge il giornale, soltanto con l’iniziale “B”. Leggi La culla dello stragista - Leggi Merah, sous vos yeux 02 APR 2012
Merah, sous vos yeux Negli ultimi due giorni redazioni di giornali e di tv francesi hanno contattato la redazione a Roma del Foglio. Chiedono altri dettagli su un paio di articoli scritti sul caso di Mohammed Merah che danno una versione differente da quella sostenuta, in prima battuta, dal governo francese. 29 MAR 2012