Il giglio magico si espande A Roma è in arrivo, in quota giglio magico, il Mastropasqua fiorentino. Si chiama Eugenio Giani, è un renziano, socialista liberale, ed è candidato alla presidenza del Credito Sportivo, banca pubblica, commissariata dal 2011, che ha finanziato il 75 per cento degli impianti italiani. 14 APR 2015
Inchiesta sul vero potere di Firenze Ministeri. Segreterie. Partecipate. Istituzioni. Banche. Cda. Amici. Consulenti. Collaboratori. E poi il caso Delrio. La trasformazione di Palazzo Chigi in Palazzo Vecchio. Geografia smaliziata dei fiorentini che contano nell’era del governo Renzi. 01 APR 2015
La vera partita politico-populista è tra Salvini e Grillo Sorpresa, c’è un altro Matteo che vuole essere più anti establishment del presidente del Consiglio. Si chiama Salvini, fa il segretario della Lega nord ed è lui che potrebbe prendersi i voti degli incazzati sociali, ora che Matteo Renzi siede nel Palazzo. Parla il politologo Marco Tarchi, ordinario di Scienza politica all’Università di Firenze. 02 DIC 2014
La chiameremo Matteoland Novemila abitanti, venticinque chilometri a sud di Firenze: Rignano sull’Arno, là dove crescono i Renzi e nasce il renzismo (segretarie e autisti compresi) 28 NOV 2014
Civis senensis svm Ventotto dicembre duemilatredici, Siena. L’auditorium del Monte dei Paschi è apparecchiato per l’assemblea dei soci, ci sono un po’ tutti; c’è il socio Fiorenzani, c’è il socio Falaschi, c’è il socio Corradi, c’è il socio Semplici. E naturalmente c’è lei, la presidente della Fondazione Mps, la socia Antonella Mansi. E’ il gran ritorno della senesità con annesso sberleffo, è l’apoteosi della Fondazione, pardon, dell’Affondazione. Affonda Alessandro Profumo, sotto i colpi dei piccoli soci – i Fiorenzani, i Falaschi, i Corradi, i Semplici, tutti accorsi al Bar Sport(ello) – che nella vita reale, fuori dal palco dell’auditorium, sono consiglieri comunali, avvocati, animatori di associazioni, rappresentanti di organizzazioni a tutela dei consumatori e si battono perché la banca non finisca nelle mani sbagliate (di solito quelle dei forestieri). 12 GEN 2014
L’eroica resistenza e le battute di Graziano Cioni, tribuno in Firenze Il motteggio del Cioni è arguto e colorito. A Firenze ricordano uno scambio di battute via giornali fra lui e un ex assessore democristiano. “Ma lei è un po’ il Cioni della Dc?”, fu la domanda di un quotidiano all’esponente cattolico. Risposta: “Non so se lo sono, fra lui e me ci sono cinquemila libri di differenza”. La replica di Cioni arrivò il giorno dopo in Consiglio comunale. “Mah, cinquemila libri di differenza non so, ma di sicuro tra noi ci sono cinque quintali di sapone”. 08 DIC 2008