Se un alieno atterra in Cina Il presidente russo Vladimir Putin riponeva molte speranze nella sua visita di ieri e oggi a Shanghai. Dopo dieci anni di contrattazioni con i cinesi, che sono dei negoziatori durissimi e resistenti, ieri Putin e il presidente cinese Xi Jinping avrebbero dovuto annunciare la firma di un gigantesco contratto di fornitura di gas tra Gazprom e la China National Petroleum. Quattrocento miliardi di dollari sul lungo termine, enormi investimenti in infrastrutture, una relazione politica e militare rinsaldata. Putin aveva preparato il terreno accuratamente, con una serie di dichiarazioni d’amore e promesse di collaborazione inviate a Pechino a mezzo stampa nei giorni scorsi. di Giulia Pompili e Eugenio Cau 21 MAG 2014
La via della spada Ogni anno durante la golden week, la festa di primavera degli inizi di maggio in Giappone, si celebra un evento al quale ogni praticante di kendo, l’arte della spada giapponese, sogna di assistere. Perché il Kyoto Taikai è molto più che un’esibizione di centinaia di maestri d’arti marziali. Anzitutto il contesto. Il Kyoto Taikai si svolge dentro un tempio, il Butokuden di Kyoto, dove risiedeva una delle due più antiche scuole di arti marziali, la Budo Senmon Gakko. Qui i bambini giapponesi venivano introdotti all’arte del kendo, del judo, della naginata e del kyudo. 19 MAG 2014
Il Giappone di Abe cresce da pazzi dopo un lungo sonno E’ stato all’ultimo incontro di Davos che il premier Shinzo Abe ha spiegato ai grandi dell’economia mondiale la sua ricetta per far ripartire il Giappone. Dopo aver vinto le elezioni nel dicembre del 2012, nel Lexicon del Financial Times è comparsa una parola nuova: “Abenomics”, che riassume la sua strategia delle tre frecce: “La prima è quella di una politica monetaria audace. La seconda è costituita da una politica fiscale flessibile. 16 MAG 2014
I geni asiatici In Giappone li chiamano i “nana-roku sedai”, letteralmente quelli della generazione del ’76. Hanno vent’anni in meno del loro premier, Shinzo Abe, che gli ha promesso che farà uscire il Giappone dalla stagnazione economica e culturale in cui versa da vent’anni. E sono in molti a credere che dove non arriverà l’Abenomics arriveranno loro, i nana-roku sedai. Qualche giorno fa Devin Stewart, senior fellow del Carnegie Council, ha scritto un articolo su Foreign Affairs sulla generazione giapponese del cambiamento. Scrive Stewart che i nati dopo il 1976 in Giappone sono i veri riformatori liberali, e saranno gli autori di quel mutamento che libererà la società nipponica dalle sue rigide strutture. 07 MAG 2014
Speciale online La cura del ferro in Corea del nord la somministra la Russia Mentre Barack Obama concludeva il suo viaggio in Asia, Yuri Trutnev, vicepremier del governo di Mosca e delegato del presidente per gli affari in estremo oriente, atterrava in Corea. E non certo per una visita di cortesia. Sul tavolo c’è il grande sogno del presidente Vladimir Putin, fare della Russia lo snodo ferroviario tra Europa e Asia costruendo una linea ferroviaria tra Corea del nord e Corea del sud, una via da unire in seguito alla Ferrovia Transiberiana. Un’opera mastodontica da quasi ottomila chilometri che permetterebbe di evitare il canale di Suez per il trasporto delle merci. Leggi anche Gambardella Merkel incontra Obama: "Nuove sanzioni contro Mosca". Putin: "Accordi a rischio" 02 MAG 2014
Consigli per passeggiare a Pyongyang (e non solo) senza farsi arrestare Preservare la cultura vietando i jeans. Consolidare il potere controllando i centimetri di capelli sulla testa dei cittadini. Ma a Pyongyang esiste davvero la polizia della moda, come la chiama il Guardian nella sua nuova sezione dedicata alla Corea del nord? Si tratta in realtà dei ragazzi della Lega della gioventù socialista, organizzazione del Comitato centrale del Partito dei lavoratori. Per mandato del leader Kim Jong-un, i giovani controllano le strade e denunciano alle autorità ogni violazione del dress code socialista. 25 APR 2014
Speciale online 21:30 Ma in un santuario non si prega? Per i giornalisti che si occupano di Giappone, nel corso degli anni, qualsiasi notizia riguardi il santuario Yasukuni è diventato un modo di dire, un’espressione per riferirsi a un fatto estremamente noioso, sempre uguale. A meno che non inciampi nella delicata questione diplomatica una pop star internazionale, poco più che ventenne, un idolo delle ragazzine in Asia come in occidente, poco avvezzo alle questioni geopolitiche ma capace di guadagnare 58 milioni di dollari l’anno. Ieri il canadese Justin Bieber era in tour in Giappone quando ha visto l’ingresso dello Yasukuni, ha chiesto al suo autista di fermarsi, ha fatto un paio di foto ricordo e le ha postate su Instagram. 23 APR 2014
Il vostro smartphone è molto, molto pericoloso Se avete paura di attraversare piazza Venezia a Roma, provate ad arrivare sani e salvi ad un appuntamento "ad Hachiko". Prendete un aereo, atterrate a Tokyo, prendete la metropolitana e uscite sul lato est della stazione. La zona è famosa per la presenza della statua dedicata al cane di razza Akita che aspettò per dieci anni il ritorno del suo defunto padrone. Ma non lasciatevi distrarre. Usciti dalla stazione, l'incrocio che vi troverete davanti è uno dei più frequentati al mondo. 11 APR 2014
Speciale online Come ci si sposa e (soprattutto) come si tradisce Emile Zola nel 1876 fa riferimento all’annosa quaestio dell’amore alle prese con la modernità, con la Rivoluzione industriale e gli affari, con la frenetica vita di fine Ottocento. E l’oriente oggi vive più di ogni altro posto nel mondo questa difficoltà. L’Asia della rivoluzione tecnologica, dell’abnegazione nei confronti della propria occupazione – il karōshi, la morte per eccesso di lavoro – come si comporta nei confronti del sesso? Un sito di incontri per relazioni extraconiugali ci suggerisce alcune risposte. 08 APR 2014
La Nasa rompe con Putin nel cosmo e dice “per la Crimea” (ma è per soldi) La verità è che l’illusione di una corsa allo spazio condivisa tra i paesi, libera dalle influenze della politica, che lasciasse puro il sogno della scoperta dell’universo e dei suoi misteri, era, appunto, un’illusione. E il perché è presto detto: follow the money. Ieri la Nasa, l’agenzia spaziale americana, ha ufficializzato una voce che circolava già da tempo. Michael O’Brien, responsabile delle relazioni internazionali dell’agenzia, ha inviato in mattinata una laconica email a tutti i dipendenti della Nasa: “Vista la violazione in corso da parte della Russia della sovranità e dell’integrità dell’Ucraina, tutti i rapporti con il governo russo”, e quindi con l’agenzia spaziale russa, la Roscosmos, sono da considerarsi “sospesi fino a nuovo ordine” di Washington. 04 APR 2014