C’è un giornale in Giappone che si occupa solo degli svarioni dei giudici L’editoria giapponese è forse l’unica al mondo a godere di ottima salute – complice la lobby degli editori, che da anni si oppone alla rivoluzione digitale e sono pochissimi, infatti, i giornali giapponesi consultabili online – e se vuoi fare un giornale che si occupi per esempio soltanto di errori della magistratura, di processi penali da rifare, di condannati ingiustamente da pm carrieristi, puoi farlo. 17 APR 2013
A Pyongyang non resta che la Bomba / 1 Perché l’esercito nordcoreano non può combattere una guerra Erano le 6 e 40 del mattino ieri in Corea (le 23 e 40 in Italia), quando la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, ha diffuso le dichiarazioni del portavoce dello stato maggiore militare della Corea del nord: per l’ufficiale, Pyongyang risponderà alla “politica ostile americana” con mezzi nucleari “più piccoli, più leggeri e diversificati”. Nel bollettino si faceva riferimento alla ratifica ufficiale di contrattacchi militari contro i nemici da parte del Comando supremo dell’esercito nordocoreano. La minaccia però, dietro la formalità procedurale, nasconde un particolare. 05 APR 2013
Il fallimento dell'intelligence sudcoreana e il ruolo dell'America in Corea del nord Tutta la guerra si basa su un inganno, insegnava Sun Tzu nel VI secolo a. C. E poi “pretendi l’inferiorità del nemico e incoraggiane l’arroganza”, e ancora “induci il popolo a condividere le finalità dei governanti”. Basterebbe rileggere l’“Arte della guerra” dello stratega cinese per capire che le minacce nordcoreane di un imminente “armageddon nucleare” sono un bluff. Kim Jong-un sta cercando di rafforzare la sua figura di leader giovane, goffo e inesperto sul popolo affamato dalla carestia, e allo stesso tempo cerca legami sempre più stretti con gli alleati iraniani e siriani – visto che Cina e Russia hanno già fatto capire a Pyongyang di non approvare certi atteggiamenti. Pelanda C’è un’insolita eccitazione intorno all’aggressività di Pyongyang 04 APR 2013
Il finto allarme aereo in Corea del nord Questa mattina alle nove e mezzo, ora locale, la stazione radio ufficiale della Corea del nord ha interrotto le trasmissioni per mandare un annuncio definito “estremamente inusuale” : “Informiamo tutti i soldati e residenti! Questo è un allarme aereo. Le unità di tutti i livelli devono tenersi pronti per prevenire gli attacchi aerei del nemico”. Dopo un’ora, la radio ha trasmesso un altro annuncio: “Si informano tutti i residenti e soldati: l'allarme aereo è revocato”. Era la prima volta che l’allarme per un possibile raid aereo veniva dato via radio a tutta la popolazione nordcoreana. 21 MAR 2013
Nella testa di Kim Jong-un A partire da lunedì prossimo, 11 marzo, la Corea del nord riterrà ufficialmente nullo l’armistizio del luglio del 1953 che pose fine alle ostilità della Guerra di Corea. Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano, ieri, ufficializzando la posizione di Pyongyang subito prima che il Consiglio di sicurezza dell’Onu approvasse all’unanimità una nuova risoluzione, la quarta, contro la Corea del nord per il suo test nucleare effettuato a febbraio. Anche la Cina ha votato contro Pyongyang. La risoluzione di ieri prevede il blocco delle transazioni finanziarie dalla Corea del nord, limita la circolazione di denaro contante, autorizza i paesi limitrofi all’ispezione dei cargo nordcoreani e allunga la lista di materiale non importabile a Pyongyang. 08 MAR 2013
L’ultraconservatore Abe e la figlia del dittatore La mano destra dell’Asia Il successo del lancio del missile nordcoreano arriva pochi giorni prima delle elezioni in Giappone e Corea del sud. E non è un caso che gran parte delle campagne elettorali che si sono svolte nei due paesi asiatici si siano concentrate sui rapporti con i vicini. Il governo giapponese, nell’ultimo anno, ha litigato un po’ con tutti: con la Cina, per via delle isole contese chiamate Senkaku in giapponese e Diaoyutai in cinese. Leggi Il mondo si sveglia con un altro missile nordcoreano, che però vola davvero di Matteo Matzuzzi 13 DIC 2012
La fatica di essere Schicchi a Seul, dove il porno fa più paura dell’alcol Moon, cattolico praticante, passa le notti tra un sito di donne nude e l’altro, mentre moglie e figli dormono nell’altra stanza. E non lo fa mica per diletto, o per frustrazione sessuale. Lo fa per “vocazione”. Moon Tae-Hwa è un membro dei Nuri Cops, letteralmente “gli agenti di pulizia”, una squadraccia di ottocento volontari ingaggiata dal governo di Seul per “ripulire”, per l’appunto, il Web dalle zozzerie del porno. Notti insonni a cercare materiale ritenuto deprecabile in rete, ma giorno dopo giorno, ora dopo ora, i Nuri Cops hanno realizzato che la Buoncostume sul Web ha ben poco potere. 13 DIC 2012
E adesso di chi è la colpa del terremoto sul Pollino? Da due anni gli abitanti della Calabria, della Basilicata e della zona settentrionale della Sicilia convivono con il terremoto. La terra ha tremato così tante volte – oltre 2.200 scosse di magnitudo piuttosto bassa – che anche la scossa più forte registrata finora, quella del 29 agosto nello Stretto di Messina (4,6 gradi Richter), è passata piuttosto inosservata mediaticamente. Addirittura all'inizio di ottobre il sindaco di Mormanno aveva chiesto l'intervento della Protezione civile nazionale per la regione del massiccio del Pollino. 26 OTT 2012
Tutto vale Fingersi morti in guerra è l’ultima frontiera del farsi lasciare Ha guidato per tre ore e mezzo dalla sua Chesapeake, una cittadina di duecentomila abitanti in Virginia, fino a Burke, a sud di Washington, per dare l’ultimo saluto al suo amato. Essere la fidanzata ventitreenne di un ufficiale militare non è facile, specie se ha il doppio della tua età ed è divorziato. E può accadere che a un certo punto ti scriva Bob, il suo fidato compagno d’armi, e ti dica che lui, proprio lui, l’amore della tua vita, è scomparso eroicamente servendo la patria. 24 SET 2012
Tokyo comprerà le isole contese per evitare la guerra con la Cina Due miliardi e mezzo di yen, oltre venti milioni e mezzo di euro. E’ la cifra che il governo giapponese guidato da Yoshihiko Noda è disposto a sborsare per sottrarre tre delle cinque isole contese Senkaku dalle mani della Cina (che le chiama Diaoyutai), di Taiwan, e pure da quelle del governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara. Secondo un portavoce del governo, il Consiglio dei ministri si riunirà entro metà settembre e approverà l’utilizzo delle riserve di bilancio di quest’anno fiscale per l’acquisto. La storia dei cinque isolotti disabitati – ma molto vicini a riserve di gas naturali e petrolio – inizia dopo la Seconda guerra mondiale, quando l’America mette le proprie radici nell’arcipelago di Okinawa. 09 SET 2012