Circo mediatico-giudiziario d’antan Uno dei primi scandali sessuali della storia della politica ha origine nel governo che portò alla nascita dei due principali partiti americani. Nell’estate del 1791 una bionda 23enne, Maria Reynolds, bussò alla porta di Alexander Hamilton a Filadelfia. A quel tempo Hamilton era il primo segretario del Tesoro degli Stati Uniti d’America. Segretario di stato era Thomas Jefferson. Maria raccontò a Hamilton di essere stata abbandonata dal marito e dalla famiglia, e di avere bisogno di un aiuto economico. Hamilton la raggiunse quella sera a casa, le diede dei soldi, lei lo ringraziò a modo suo. Leggi la prima puntata di "C'era una Ruby nel '700", l'autodifesa di Hamilton 22 LUG 2013
Niente scuse Alla fine Tomislav Nikolić, presidente serbo, si è scusato ufficialmente “con il popolo serbo” per il massacro di Srebrenica del luglio 1995, quando le truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić – ora sotto processo al Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia – uccisero oltre ottomila musulmani bosniaci. Nikolić, che nel giugno del 2012 aveva affermato che Srebrenica non era un “genocidio” ma un “grave crimine di guerra”, ha detto ieri alla tv bosniaca Bhrt di “inginocchiarsi” di fronte al popolo serbo per quel massacro. Quello delle scuse ufficiali, le scuse di stato, è un tema controverso. 25 APR 2013
C’è un giornale in Giappone che si occupa solo degli svarioni dei giudici L’editoria giapponese è forse l’unica al mondo a godere di ottima salute – complice la lobby degli editori, che da anni si oppone alla rivoluzione digitale e sono pochissimi, infatti, i giornali giapponesi consultabili online – e se vuoi fare un giornale che si occupi per esempio soltanto di errori della magistratura, di processi penali da rifare, di condannati ingiustamente da pm carrieristi, puoi farlo. 17 APR 2013
A Pyongyang non resta che la Bomba / 1 Perché l’esercito nordcoreano non può combattere una guerra Erano le 6 e 40 del mattino ieri in Corea (le 23 e 40 in Italia), quando la Kcna, l’agenzia di stampa nordcoreana, ha diffuso le dichiarazioni del portavoce dello stato maggiore militare della Corea del nord: per l’ufficiale, Pyongyang risponderà alla “politica ostile americana” con mezzi nucleari “più piccoli, più leggeri e diversificati”. Nel bollettino si faceva riferimento alla ratifica ufficiale di contrattacchi militari contro i nemici da parte del Comando supremo dell’esercito nordocoreano. La minaccia però, dietro la formalità procedurale, nasconde un particolare. 05 APR 2013
Il fallimento dell'intelligence sudcoreana e il ruolo dell'America in Corea del nord Tutta la guerra si basa su un inganno, insegnava Sun Tzu nel VI secolo a. C. E poi “pretendi l’inferiorità del nemico e incoraggiane l’arroganza”, e ancora “induci il popolo a condividere le finalità dei governanti”. Basterebbe rileggere l’“Arte della guerra” dello stratega cinese per capire che le minacce nordcoreane di un imminente “armageddon nucleare” sono un bluff. Kim Jong-un sta cercando di rafforzare la sua figura di leader giovane, goffo e inesperto sul popolo affamato dalla carestia, e allo stesso tempo cerca legami sempre più stretti con gli alleati iraniani e siriani – visto che Cina e Russia hanno già fatto capire a Pyongyang di non approvare certi atteggiamenti. Pelanda C’è un’insolita eccitazione intorno all’aggressività di Pyongyang 04 APR 2013
Il finto allarme aereo in Corea del nord Questa mattina alle nove e mezzo, ora locale, la stazione radio ufficiale della Corea del nord ha interrotto le trasmissioni per mandare un annuncio definito “estremamente inusuale” : “Informiamo tutti i soldati e residenti! Questo è un allarme aereo. Le unità di tutti i livelli devono tenersi pronti per prevenire gli attacchi aerei del nemico”. Dopo un’ora, la radio ha trasmesso un altro annuncio: “Si informano tutti i residenti e soldati: l'allarme aereo è revocato”. Era la prima volta che l’allarme per un possibile raid aereo veniva dato via radio a tutta la popolazione nordcoreana. 21 MAR 2013
Nella testa di Kim Jong-un A partire da lunedì prossimo, 11 marzo, la Corea del nord riterrà ufficialmente nullo l’armistizio del luglio del 1953 che pose fine alle ostilità della Guerra di Corea. Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano, ieri, ufficializzando la posizione di Pyongyang subito prima che il Consiglio di sicurezza dell’Onu approvasse all’unanimità una nuova risoluzione, la quarta, contro la Corea del nord per il suo test nucleare effettuato a febbraio. Anche la Cina ha votato contro Pyongyang. La risoluzione di ieri prevede il blocco delle transazioni finanziarie dalla Corea del nord, limita la circolazione di denaro contante, autorizza i paesi limitrofi all’ispezione dei cargo nordcoreani e allunga la lista di materiale non importabile a Pyongyang. 08 MAR 2013
L’ultraconservatore Abe e la figlia del dittatore La mano destra dell’Asia Il successo del lancio del missile nordcoreano arriva pochi giorni prima delle elezioni in Giappone e Corea del sud. E non è un caso che gran parte delle campagne elettorali che si sono svolte nei due paesi asiatici si siano concentrate sui rapporti con i vicini. Il governo giapponese, nell’ultimo anno, ha litigato un po’ con tutti: con la Cina, per via delle isole contese chiamate Senkaku in giapponese e Diaoyutai in cinese. Leggi Il mondo si sveglia con un altro missile nordcoreano, che però vola davvero di Matteo Matzuzzi 13 DIC 2012
La fatica di essere Schicchi a Seul, dove il porno fa più paura dell’alcol Moon, cattolico praticante, passa le notti tra un sito di donne nude e l’altro, mentre moglie e figli dormono nell’altra stanza. E non lo fa mica per diletto, o per frustrazione sessuale. Lo fa per “vocazione”. Moon Tae-Hwa è un membro dei Nuri Cops, letteralmente “gli agenti di pulizia”, una squadraccia di ottocento volontari ingaggiata dal governo di Seul per “ripulire”, per l’appunto, il Web dalle zozzerie del porno. Notti insonni a cercare materiale ritenuto deprecabile in rete, ma giorno dopo giorno, ora dopo ora, i Nuri Cops hanno realizzato che la Buoncostume sul Web ha ben poco potere. 13 DIC 2012
E adesso di chi è la colpa del terremoto sul Pollino? Da due anni gli abitanti della Calabria, della Basilicata e della zona settentrionale della Sicilia convivono con il terremoto. La terra ha tremato così tante volte – oltre 2.200 scosse di magnitudo piuttosto bassa – che anche la scossa più forte registrata finora, quella del 29 agosto nello Stretto di Messina (4,6 gradi Richter), è passata piuttosto inosservata mediaticamente. Addirittura all'inizio di ottobre il sindaco di Mormanno aveva chiesto l'intervento della Protezione civile nazionale per la regione del massiccio del Pollino. 26 OTT 2012