Golpe costituzionale Un manifesto golpista, in nome della Costituzione. Scritto da una gran signora del giornalismo. Il sovversivismo delle classi dominanti era un vecchio cavallo di battaglia, tragico, di Antonio Gramsci. Ma Gramsci non sapeva che tutto sarebbe finito nel grottesco, nel golpismo dei perbenisti. Di questa urgenza dell’anima, nella forma antidemocratica e illiberale della pulsione al colpo di stato costituzionale (novità politologica assoluta), l’articolo con cui Barbara Spinelli ha cominciato ieri la sua collaborazione a Repubblica è un caso di scuola. 18 NOV 2010
Il 14 dicembre si vota la fiducia. Lega: il governo durerà fino al 27 marzo Tradimento, parola losca Tradimento è parola losca, un residuo della guerra civile ideologica del Ventesimo secolo. Non ci sono traditori badogliani in una società aperta, laica, in cui la politica è atto di volizione libera, di associazione libera, di libera partecipazione alla vita civile. Spiace dover ricordare questa elementare verità di cultura liberale a un ministro socialista come Maurizio Sacconi. I socialisti sono sempre stati vittime della sindrome del tradimento, orchestrata con sapienza propagandistica nell’epoca in cui la lotta di classe celebrava i propri fasti simbolici e assai reali nelle forme brutali che si conoscono. 16 NOV 2010
Cacciate i coloni dagli insediamenti, bruceranno le sinagoghe Mentre sfilavo nella giornata del Foglio pro Israele, dal Campidoglio alla Sinagoga, ed erano giorni complicati, con i carri di Sharon spediti in giro per la Cisgiordania a smantellare le infrastrutture del terrorismo, era l’aprile del 2002, era l’inizio di una offensiva strategica che ha debellato le stragi suicide nelle città di Haifa, Tel Aviv, Gerusalemme, mi raggiunge una telefonata solidale di Abraham Yehoshua. Sentivo l’affetto, sentivo l’imbarazzo, sentivo l’immedesimazione e insieme la lontananza. Perché non eravamo insieme? 14 NOV 2010
Si sta come d’autunno Ha cacciato Fini e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l’aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale. Leggi Che succede nel Palazzo della politica? dal blog di Salvatore Merlo 12 NOV 2010
Manovre elettorali Fini ha bisogno per il momento di restare almeno simbolicamente nel perimetro del centrodestra, cioè del mandato che ha chiesto agli elettori insieme a Berlusconi e a Bossi poco più di due anni fa. Un’ala del suo piccolo esercito entusiasta gli consiglia di praticare questa scelta senza troppe eccezioni tattiche, con coerenza strategica. Per questo il neofuturista si è inventato un banale ritorno al futuro: facciamo come nella legislatura 2001-2006, una coalizione guidata da Berlusconi con Fini e Casini capipartito. 09 NOV 2010
Breve, crudele, giusta. Guida alla lettura di Nuovo Cinema Mancuso Breve e crudele. Mariarosa Mancuso poggia le dita sulla tastiera come Glenn Gould sul pianoforte: dal basso. Esige la resa narrativa e commerciale, perché lo spettatore pagante ha diritti inalienabili, come il lettore di Georges Perec da lei stessa chiamato in causa. Detesta la prosa d’arte, lo snobismo da tinello e “il venerabile presupposto accademico che è un privilegio essere annoiati”. Breve, crudele e giusta. Non avendo pregiudizi di dottrina, e padrona invece di una sofisticata passione per idee extracinematografiche (filosofia, linguaggio, critica letteraria), MM sa ammirare. 08 NOV 2010
Un paese diviso tra riforma costituzionale e riforma prostituzionale Berlusconi Cherubino? Farfallone amoroso? Sì, miei cari. Da molto tempo ho cercato di definire, per i miei amici e per me, lo stile mozartiano di Berlusconi, il suo temperamento ludico, i suoi scherzi coprolalici, la sua inesausta ricerca di uno sfuggente piacere e del suo piccolo-grande teatro. Ha vinto una strana Italia atea e devota, laica e bigotta, che non ha niente a che fare con la battaglia per demolire il nulla della secolarizzazione forzata intrapresa qualche anno fa da alcuni miei amici e da me. 07 NOV 2010
Comeback kid Sputtanato è dire poco. Gli guardano nel buco della serratura di ogni residenza privata. Gli fanno pagare con gli interessi della diffamazione e del disprezzo pubblico le sue imprudenze. Gli sbattono in faccia paginate e paginate di trash. Eppure lo si rivede rapidamente in azione orgoglioso di se stesso, uomo laser con una risorsa energetica pressoché infinita. Berlusconi sa ripartire da zero come se niente fosse successo, aggiunge al caos il boato internazionale sollevato dalle sue battute machiste. Leggi Il Cav. vezzeggia Fini e gli chiede di scegliere. Patto con il Pdl o al voto 05 NOV 2010
Il sistema costituzionale prevede un capo di governo l’anno, questo è il problema Fatta la riforma elettorale maggioritaria, in pieno golpe giudiziario, nel 1993, si ebbe la sorpresa di Berlusconi. Una leadership pop, carismatica, postpartitica, con il senso dell’individuo al posto del senso dello stato. Berlusconi vinse in condizioni folli, nel marzo del 1994, e durò meno di dieci mesi. Poi per due anni con Dini fu restaurato il governo oligarchico dei partiti e delle consorterie nello stile della Prima Repubblica, naturalmente senza più il discrimine regolativo cruciale che era stato per decenni la Guerra fredda. 02 NOV 2010
Gentile Fini Una parte maggioritaria della destra pensa che Fini sia un traditore, categoria moralistica e fanatica da noi sempre considerata l’anticamera della faziosità più deformante e becera. Scriviamo a nome della minoranza che, senza bisogno di entusiasmarsi per le peripezie di pensiero e azione dell’ex capo di Alleanza Nazionale, ha trovato al contrario interessante la sua iniziale ricerca di un ruolo personale e politico di nuova e diversa leadership della destra. Leggi Fini o Mastella? di Salvatore Merlo 28 OTT 2010