Difendere il pudore Delle intercettazioni in un paese di mafia c’è bisogno. Sono importanti anche nella guerra al terrorismo. Ma non è di questo che si parla oggi. Si parla di Sputtanopoli, cioè della scomparsa del pudore, del suo brutale annientamento in un’orgia di pettegolezzo pubblico a mezzo stampa & tv che violenta la vita privata, che uccide la riservatezza, che straccia la Costituzione all’articolo 15, che funziona come una rete sporcificante stesa per accalappiare il presunto reo che è in ogni cittadino, in ogni colletto bianco, in ogni soggetto individuale pubblico e privato. Leggi Libertà dei pm? Siamo matti, Ezio? di Giuliano Ferrara - Leggi Una cagnara un po' grottesca sulle intercettazioni da Cerazade 11 GIU 2010
Libertà dei pm? Siamo matti, Ezio? Ezio Mauro, preso dalla foga combattente sul tema delle intercettazioni, è incorso ieri in un lapsus notevole e significativo. Ha parlato, nel suo editoriale, di “libertà delle inchieste contro la criminalità” osteggiata dalla legge sulle intercettazioni. C’è un equivoco palese, sebbene obliquamente dissimulato da queste parole che suonano bene e significano male. e inchieste giudiziarie devono procedere in indipendenza da ingerenze del potere esecutivo, nel sistema italiano, ma non possono procedere “in libertà”. Leggi Il botta e risposta tra l'Elefantino e Barbara Spinelli 10 GIU 2010
La memoria delle stragi Domenica sono stato rimproverato da Barbara Spinelli per aver scritto nel Foglio che in un Paese civile non si può convivere con l’accusa di strage al presidente del Consiglio: o la si dimostra, e allora il presidente del Consiglio va in galera, oppure la si pianta lì. Io criticavo il malvezzo di elucubrare sulle stragi del 1993, collegandole a quelle del 1992 (Falcone e Borsellino) e poi all’attentato dell’Addaura e al fallito tentativo dinamitardo allo Stadio Olimpico. 08 GIU 2010
La fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia? Caro Ippolito, la sua lettera mette a fuoco con sensibile intelligenza un grande problema, forse il grande problema, per chi come me, provvisoriamente escluso dalla dimensione di grazia e soprannaturale della fede, ha tuttavia considerazione, rispetto e amore per la fede degli altri. E ritiene impensabile un mondo occidentale, e forse in generale il mondo, senza il cristianesimo e senza la confessione cattolica e la sua chiesa. Leggi l'editoriale di Giuliano Ferrara La chiesa dica che quel vescovo non è morto per accidente 08 GIU 2010
Anticipazione dal Foglio del lunedì La chiesa dica che quel vescovo non è morto per accidente Quando il Papa fu aggredito per il discorso di Ratisbona, per quel passaggio di elementare buon senso storico e teologico sul nesso tra fede e conversione forzata nella religione maomettana, e nessuno lo difese come si doveva, e il Vaticano si impegolò in gesti di scusa e di correzione non persuasivi perché insinceri mentre i fanatici islamisti chiamavano a raccolta folle vocianti, una suora veniva assassinata, e altri delitti venivano compiuti in nome dell’intolleranza in ogni parte del mondo, ebbi un brivido di paura e un senso di rivolta. Leggi la Preghiera di Camillo Langone 06 GIU 2010
Agenda Tremonti & Giavazzi Bello e imprevedibile. Il ministro antimercatista e anti-Giavazzi, Giulio Tremonti, si riconcilia con la libertà economica, e lo fa nel suo stile che abbiamo definito ganzo, ganzissimo. Rapido, tranchant, sicuro di sé, e in accordo esplicito con lo statista di cui, ci assicurava l’altro ieri un comunicato di Palazzo Chigi, egli è il più fedele compagno d’arme, le plus proche compagnon d’armes (come Lin Piao per Mao Tse Tung, così lui per il Cav.). 05 GIU 2010
Libertà di tono Qualcuno a sinistra pensa, non importa essere d’accordo (ma è bello riconoscerlo) Tutto quello che riguarda Roberto Saviano fa struggere l’anima di noia profonda, abissale. Il ragazzo è d’oro, il romanziere docufictional è buonino (con un sospetto di Liala, direbbero i reduci del gruppo ’63); il bersaglio delle minacce chiama ovvia solidarietà ed esige protezione, l’ospite televisivo è furbo, il poeta civile postpasoliniano è perfetto per la sinistra sentimentale, il poundiano va bene per la destra languida: per il resto non si era mai vista un’icona così male abborracciata. 03 GIU 2010
In difesa di Israele Da tempo era noto che una flottiglia di provocatori politici, messa su con la complicità dei nemici in armi di Israele, voleva forzare il blocco di Gaza. La decisione di impedire questa forzatura era legittima, ci mancherebbe, ma doveva realizzarsi in condizioni di maggiore sicurezza, con un impiego intelligente della forza, in modo da evitare lutti, dolori ed equivoci umanitari pronti ad essere sfruttati con cattiveria dalla propaganda pacifista internazionale. Leggi Almeno dieci morti nel blitz di Israele contro le navi degli attivisti - Leggi I cosiddetti "pacifisti" di Giulio Meotti - Leggi Perché Israele ha sbagliato di Galt - Guarda il video / 1 - Guarda il video / 2 - Leggi Un professore ci spiega perché la guerra arabo-ebraica è una guerra senza fine 01 GIU 2010
Il lodo Cundari per le intercettazioni risolverebbe il problema in una settimana Al direttore - Intercettazioni. Non mi piace il provvedimento del governo, né la situazione attuale con le lenzuolate senza le quali gli editori temono di vendere ancora meno giornali. Ma c’è un pezzo di riforma possibile di cui nessuno parla: i costi. Lo stato fa finta di non capire che dovrebbe comprare i macchinari, occuparsi della manutenzione, senza sprecare montagne di denaro a favore di società private in cui, tra l’altro, per usare un eufemismo, come dimostrano le cronache, non ci sono solo galantuomini. 27 MAG 2010
Basta con Sputtanopoli, inchieste-portineria, giornalismi-origliatori I grandi giornali di informazione conducono la battaglia contro la legge di regolamentazione delle intercettazioni, nel contesto di una generale chiamata alle armi in difesa della libertà di stampa, con questo slogan, che campeggia in particolare nelle pagine di Repubblica in testa a ogni pezzo di giudiziaria & scandalistica: “Non avremmo potuto scrivere questo articolo se fosse in vigore la legge bavaglio”. E chi vi dice, cari colleghi, che l’eliminazione di quegli articoli sia un danno alla libertà e al giornalismo libero? La cosa, infatti, va dimostrata. 23 MAG 2010