Ridateci il Cav. scomparso in questa tetra, interminabile litigata Certe volte quel mostro di bravura e di simpatia che fu il Cav. è irriconoscibile. Che facciamo, presidente? Passiamo i prossimi tre anni a sparlare di Bocchino e a straparlare di Fini, a litigare, a guardarci in cagnesco? A saggiare, usando anche il buco della serratura dei retroscena, il grado di amicizia o di fedeltà che corre tra lei e Fini? Ancora suocere, e altre parentele? Oppure, dietro l’angolo, ci aspetta uno show-down incomprensibile, una rottura che mandi tutto in fumo e certifichi il fallimento di una solida maggioranza politica, di una leadership riconosciuta? 02 MAG 2010
Travaglio imita il Cav. e smentisce di aver mai litigato con Michele Santoro Al direttore - Ho letto con attenzione l’agile biografia che il Foglio mi ha dedicato sabato a firma Marianna Rizzini […] Marco Travaglio Berlusconi ha dichiarato domenica di non aver mai litigato con nessuno. Quando dice di non essersi mai arrabbiato con Santoro, la sua è un’imitazione perfetta dell’Amor Nostro. Leggi la replica di Marianna Rizzini a Travaglio 27 APR 2010
A Putin la cattedra nell’università del pensiero liberale, il Cav. è un surrealista Il Cav. è il re della comicità surrealista. La seconda lectio sul pensiero liberale dovrebbe tenerla un generale birmano, e la terza un vescovo lefebvriano. Il liberalismo è messo malamente. Alla commemorazione di Lord Dahrendorf in Roma c’erano più oratori che pubblico e, come ha notato Giuseppe Pennisi, quei pochi erano dimentichi del fatto che per i liberali “non esiste un pasto gratis”; infatti il pranzo era offerto dalla pochissimo liberale, e parecchio dirigista, Commissione esecutiva di Bruxelles. Leggi Il Cav. coglie l'atomo con Putin 26 APR 2010
Cinquant’anni di Pillola non ci hanno portato la felicità Ho letto un bell’articolo di Time sui cinquant’anni della pillola, anzi la Pillola. Quella che Paolo VI condannò, con grande scandalo e dolore, contro il parere della gerarchia che aveva appena chiuso il Vaticano II e voleva aprire al mondo. Quella che l’Economist definì dieci anni fa “il più importante progresso scientifico del Novecento”. Il pezzo è ben fatto, ma ideologico. Dice che la Pillola fa bene contro il cancro e il mal di cuore, e lascia al dubbio di molti le eventuali controindicazioni mediche. Stabilisce un collegamento tra la Pillola e l’esplosione delle libertà. 25 APR 2010
Tutti mi chiedono: "E la televisione?" Che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l’idea di lasciare la televisione per occuparsi d’altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti): Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere. 21 APR 2010
Il Cav. ha detto una corbelleria, ma i Sopranos hanno rotto La Piovra è una vecchia fiction di successo che ha analfabetizzato gli italiani e mezzo mondo sulla realtà del potere criminale, semplificando e banalizzando tutto. Saviano ha scritto un buon libro e poi è subito diventato un precetto ideologico, una maniera, una insopportabile enfiagione retorica. 21 APR 2010
Cav. Il Sung Immaginare Berlusconi alle prese con la democrazia di partito? Proviamoci Difficile dare consigli a Berlusconi. Complicato anche dargli lezioni di politica. Facendo a modo suo, sebbene non tutto e non sempre da solo, è diventato molto ricco, molto potente, molto influente nella storia di questo paese. Perché cambiare? Perché ascoltare suggerimenti da gente molto più povera e meno esperta nell’arte seduttiva del successo? Non è più gratificante la lode, il sostegno adulante? La chiave psicologica e tecnica dei successi del Cav., e della sua famosa megalomania alla Kim Il Sung, è la sua stessa anomalia. Leggi Contrordine, ora sono i colonnelli a spingere Fini alla porta del Pdl di Salvatore Merlo 20 APR 2010
Dal Foglio del lunedì La conversione di Fini è la fortuna di Berlusconi Insisto. A Berlusconi non poteva capitare fortuna maggiore di un fenomeno come la “conversione di Fini” (è il titolo del libro di Salvatore Merlo, in uscita da Vallecchi). Il nuovo Fini, che Feltri stuzzica e provoca con il nomignolo di “compagno Fini”, corregge l’anomalia berlusconiana senza imporre al suo titolare di ridimensionarsi; allarga lo spazio dell’Italia berlusconiana, con incursioni semantiche e popolarità politica perfino nel rintronato centrosinistra. Leggi Scongiurare un 25 luglio (di Fini) in pieno aprile 18 APR 2010
Due errori da cattiva digestione Perché Fini e il Cav. rischiano di farsi entrambi male, e molto Fini non ha esperienze felicissime di leadership solitaria e personale. Il partito alla fine se lo è fatto sfilare perdendo appeal. Quando tentò di mettersi in proprio con la lista europea dell’elefante, oltre a obbligarci per ragioni di copyright a scegliere come simbolino un ippopotamo, batté la testa contro il muro del consenso. Invece è interessante il modo in cui ha scelto di fare il presidente della Camera e di ricostruire, con giornali, riviste, think tank e un gruppo di suoi seguaci in minoranza nel Popolo della libertà, un profilo di leader diverso dal solito. Leggi Pranzo indigesto tra Fini e il Cav. E’ l’ora dei penultimatum di guerra 16 APR 2010
A Parma, in Confindustria, non si fa politica: ma perché? Mi sono sempre domandato come fa la Confindustria a non avere una chiara, definita politica istituzionale e una politica estera, insomma come fa a vivere e lavorare senza un profilo che superi il negoziato di vantaggi corporativi nei rapporti con il governo e la ordinaria contrattazione con i sindacati. Senza essere anche un movimento, un soggetto portatore di idee generali sulla società e sullo stato. 11 APR 2010