La Costituzione nel paese del melodramma Se il comico è “avvertimento del contrario”, se nasce dallo stridore percepito tra la forma e la sostanza delle cose, allora sì, la Costituzione della Repubblica italiana è un grande tema comico. Non sarà un caso se “La Costituzione di carta” del giornalista-giurista Mario D’Antonio aveva in copertina il “Popolano in maschera” del pittore verista Vincenzo Irolli: un Arlecchino che tiene in mano un libretto e lo scruta con espressione tra smagata e perplessa. 14 DIC 2012
Guardare le Polaroid di Moro. Da sordi Sacrificare senza uccidere, liberare la vittima senza versarne il sangue, che stranezza è mai questa? Eppure, si racconta, i Tatari della regione di Minussink usavano sacrificare al dio del tuono un cavallo vivo: radunati in preghiera sul luogo del rito, gli toglievano le briglie e lo lasciavano correre via. Sarà che la “frezza bianca” evoca a suo modo l’immagine di una criniera, ma l’antico costume menzionato da Calasso nella “Rovina di Kasch” sembra illuminare la sequenza finale di “Buongiorno, notte” di Marco Bellocchio: Aldo Moro sciolto dalle briglie nel sogno catartico della sua carceriera-immolatrice. 10 DIC 2012
“Ho famiglia” è la bandiera dell’Idv Non è più il tempo di Leo Longanesi, sulla bandiera dell’Italia dei valori campeggia ormai un nuovo motto: non più il celebre “ho famiglia”. “Mia moglie non è mia moglie”, dice Antonio Di Pietro, e si premura di aggiungere che suo figlio Cristiano “tutto è meno che figlio di papà”. Di chi sia moglie la moglie e di chi sia figlio il figlio, sono segreti che la giornalista Sabrina Giannini con tutta la buona volontà non sarebbe mai riuscita a estorcere al Di Pietro più evasivo e farfugliante che si sia mai visto in tv. 30 OTT 2012
Gli ulema di Palermo Se il comunismo, come voleva Lenin, è il potere dei soviet più l’elettrificazione, si potrebbe dire che per alcuni la lotta alla mafia è il potere delle procure più l’elettrificazione. Due sono infatti le categorie che adottano quotidianamente l’espressione “caduta di tensione” come parte del loro gergo professionale: gli ingegneri elettrici e i magistrati siciliani. Escludendo che al centro dei loro crucci sia l’insufficiente fornitura energetica degli uffici giudiziari, la luce che salta o le fotocopiatrici che si spengono di colpo, a quale tipo di elettricità alludono? 22 LUG 2012
Woody senza analisi Ho un sogno mostruosamente proibito, e non avendo né uno psicoanalista né un confessore mi affido alla cura d’anime dei lettori del Foglio. Ricordate la scena di “Io e Annie” in cui Woody Allen, in coda per il cinema, si ritrova davanti un massmediologo petulante che sproloquia su Marshall McLuhan? Da dietro un tabellone, per incanto, sbuca proprio McLuhan a sbugiardarlo: “Lei non sa niente del mio lavoro". 16 LUG 2012
Zanardo alla Rai, idea “de genere” Non siamo una lobby, siamo molto di più. State sereni, non è lo slogan della nuova campagna di tesseramento del Venerabile, è il grido di battaglia con cui Marina Terragni ha annunciato sul suo blog il sostegno alla candidatura di Lorella Zanardo al cda Rai. La proposta è nata da un sondaggio tra i lettori di Articolo21 e di MoveOn Italia e rischia (non voglia il cielo) di trovare l’appoggio di Bersani. 15 GIU 2012
Ve lo meritate Beppe Grillo Breve cronaca di un finimondo. Quando nei talk-show, sui giornali e nelle aule parlamentari la retorica dell’o di qua o di là, del noi e del loro, della destra e della manca, delle formiche rosse e delle formiche nere cominciò a suonare come un irritante e vuoto cicaleccio, nell’aria si addensarono i presagi del diluvio imminente. I nocchieri politici più stolti non si accorsero di nulla, non abbandonarono gli antichi vizi, si accanirono nella guerra per bande, famiglie o contrade: di lì a poco, i denti ancora digrignati, li avrebbe spazzati via il nubifragio. Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" Il lecchinaggio di Grillo è destinato a finire male - Leggi Qualche dubbio di un parmigiano doc sul Movimento cinque stelle di Paolo Nori 14 MAG 2012
Storie di santi e di banditi, di sepolti e riesumati Soddisfatti o riesumati. Sarebbe un ottimo slogan per un’impresa di pompe funebri, e sfido chiunque a dire che sia fuor di tono: a cospetto della morte nulla val meglio dell’umor nero dei surrealisti, che è poi stretto parente dell’atra bile dei malinconici, e quella materia densa e scura ciascuno la estrae e la raffina come può. Soddisfatti o riesumati, ed è meglio per tutti, perché è dalle mezze sepolture che saltano fuori i guai peggiori – i non spirati, i vampiri, gli zombie, i revenant. 30 APR 2012
La società dello stupro Il titolo di un libro è come un ambasciatore che venga a portar notizie di un paese ancora sconosciuto. Può accadere però che questo messo – vuoi per la sua affabilità e il suo talento mondano, vuoi perché arriva nel luogo giusto al momento giusto – sia accolto con tanto fasto e tanti onori che nessuno si cura più di visitare la sua terra d’origine. E’ accaduto con la “fine della storia” o con lo “scontro di civiltà”, formule che hanno preso a vivere di vita propria nel dibattito pubblico senza che nessuno s’incomodasse a studiare le tesi di Fukuyama o di Huntington. 20 APR 2012
Davigo vola alto ma poi dice la separazione delle carriere è roba da P2 Si vola alto nell’ultimo libro di Piercamillo Davigo, “Processo all’italiana” (Laterza), scritto con il giornalista Leo Sisti. Basta scorrere l’indice analitico: per arrivare ad Alfano, Angelino bisogna passare per Agostino da Ippona, santo, e Alessandro Magno. Non si approda a Berlusconi, famiglia, senza prima aver incontrato Bacon, Francis e Barabba. Costanzo, imperatore, precede Costanzo, Maurizio. Gesù Cristo fa luce tra Gelli e Ghedini, alleluia. 19 APR 2012