Vincerà il Brasile perché per fortuna Neymar non c’è In uno scontro in cui si dovranno fare largo a colpi di spadone e ascia, uno che recita versi in punta di fioretto è uno in meno. 08 LUG 2014
Dediti alla causa, campioni, ma timidi. E’ un Mondiale senza leader Lo si diventa, diceva Max Weber, con dedizione, determinazione, spirito di sacrificio e speranza. E timore nei propri avversari. Il calcio però è maledettamente più complicato della politica. 04 LUG 2014
Giustizia bling bling Hanno tagliato la testa a un re e messo in carcere un imperatore. Hanno inventato lo stato moderno e les affaires: li si può capire dunque che siano particolarmente sensibili quando stato e affari si incrociano. 03 LUG 2014
Da Sedan a Siviglia fino al Brasile. Francia-Germania non è mai finita Il 4 luglio, i primi a scendere in campo, alle 18, saranno loro, Francia e Germania. L’unica volta che giocarono gioiosamente al calcio erano in guerra, quella vera, del 1914. 02 LUG 2014
Il destino di Olanda e Messico e i falsi nove sempre più finti L’Olanda ha tremato. C’è voluto Klaus Jan Huntelaar, ex giovane ferro vecchio del Milan, per inchiodare ancora il Messico alla maledizione che lo vede uscire dai Mondiali agli ottavi. Questa è la sesta volta: poteva essere la volta buona. Diverse squadre a questo Mondiale giocano con il falso nueve, senza centravanti di ruolo, è l’imprinting della filosofia di Guardiola. 29 GIU 2014
Mondiali, che cosa dobbiamo aspettarci dagli ottavi di finale Con le ultime quattro promosse, Germania e Usa nel gruppo G, Belgio e Algeria nel gruppo H, si chiude la fase a gironi, bella, ricca di buone partite e di gol, alcuni davvero spettacolari. Da oggi si passa agli ottavi. 28 GIU 2014
Il morso è femmina Quando il grande imperatore morì sul campo di battaglia con il volto sfigurato, fu chiamata l’amante che lo riconobbe dal morso d’amore della notte precedente. Il morso è eminentemente femminile. Morde la donna che ama. 27 GIU 2014
Evviva il negro Mario Balotelli ha colpe. Ma appunto le sue e sono note da tempo: non c’è alcun bisogno che il nostro cuore nero ne faccia il saraceno della giostra, tiri ceffoni che non gli spettano e che andrebbero invece equamente ripartiti fra i tanti responsabili della fallimentare spedizione 26 GIU 2014
Italia fora dai cojones L’Italia va a casa, Prandelli e Abete pure. Non è bastato alla Nazionale avere il primo mister renziano della storia. Che dalla sua sembrava avere lo stato di grazia, l’aura e forse un po’ del culo che per ora accompagnano l’attuale presidente del Consiglio. 25 GIU 2014
Vinceremo soltanto se saremo cattivi, anzi cattivissimi L’Italia di Prandelli tra tramonto e notte. Vinceremo soltanto se saremo cattivi, anzi cattivissimi. Stiamo vivendo l’ora che i francesi chiamano tra cane e lupo, quando non è più giorno ma non è ancora notte e delle cose si distinguono i contorni ma non la sostanza 24 GIU 2014