W la plebe Il forcone è arma primitiva. Serve a tenere a bada il nemico, a impedirgli di avvicinarsi troppo. E’ un gradino sotto la falce che richiede quanto meno un passo in avanti, una mezza voglia di conoscere chi c’è davanti e comprenderne le intenzioni. E’ due gradini sotto il fucile, arma decisamente urbana che non lascia spazio a equivoci. E’ il forcone il simbolo che hanno scelto questi nuovi sanculotti che con formula molto azzeccata Aldo Bonomi ha definito i “non più”: non più agricoltori, non più pastori, non più commercianti al dettaglio, non più piccoli imprenditori, non più artigiani, non più padroncini di camion. 12 DIC 2013
Rottamateci tutti Dall’alto della rottamazione forzosa in anni ormai lontani e della sua trasformazione in pacata disamina dei costi e dei benefici della medesima, mi permetto di maramaldeggiare e dire che la rottamazione, la più brutale possibile, non è solo fisiologica, indispensabile: è anche bella. Da tempo non mi divertivo così a vedere facce dove scorrono fiumi di pensieri inespressi e di rimpianti inconfessabili. Ferrara Sul carro degli sconfitti 12 DIC 2013
Taumaturgo Presidente amato, non so di preciso cosa abbia fatto lo scorso anno quando intervenne che si stava in un buco nero e ci condusse a un trionfale galoppo che durò per tutto il girone di ritorno fino al terzo posto, l’ultimo utile per entrare in Champions League. Ora pare che voglia riprovarci, lo ha detto ieri all’assemblea nazionale dei “clubs” Forza Silvio. Questa volta dovrà superare se stesso. 10 DIC 2013
Rottamarsi un po'/10 Una questione di carattere, finalmente uno a sinistra con la dentizione da squalo Diceva François Mitterrand che in politica l’intelligenza è diffusa e in genere equamente ripartita: a fare la differenza è il carattere. Il trionfo di Matteo Renzi dunque è anzitutto una questione carattere. Ben diverso da quelli di Veltroni e D’Alema. Il nuovo segretario ha sempre giocato a carte scoperte, ha saputo fare accettare e condividere una forte ambizione personale, si è dato obiettivi chiari e di buon senso. 10 DIC 2013
I trent’anni, questo è il problema Invece l’importante è proprio avere trenta anni. E’ vero che essere giovane non esenta dall’essere un cretino e come dire un cretino è per sempre. Ma non per questo si può ancora far finta che la data di nascita non conti e continuare a trastullarci con vispi ottantenni con spirito e competenze da vendere. Il vecchio è vecchio. In un paese di vecchi il vecchio è particolarmente vecchio. Le gambe perdono tono muscolare, rinsecchiscono come spiedini, la pelle si affloscia sotto il peso delle pieghe, la prova matita è un disastro. E ci sono le macchie. E le vene varicose. E tutto il resto. I corpi parlano: la decomposizione annuncia l’imminenza della fine. Per la politica, per il paese. 07 DIC 2013
La prevalenza del cinese Non bisognerebbe affatto chiamarli immigrati, non fuggono dalla fame, dalle persecuzioni, dalla guerra. Non sono dannati della Terra. E nemmeno dannate: magari se sono donne e un po’ in là negli anni, diciamo sui quaranta, passeggiano al boulevard Belleville di Parigi e finiscono come tante “pletty woman” nell’indagine sulla prostituzione della sociologa Florence Lévy. Dovremmo smettere dunque di mettere tutti sullo stesso piano, chiamarli con lo stesso nome. 05 DIC 2013
Ora d'aria A Catania nella catatonia del momento fu eroica impresa. Il calendario però non consente pugnette, direbbe Valentino Rossi. Andiamo in trasferta a Livorno, città infida perché comunista o comunista perché infida, fate voi. 03 DIC 2013
Sottoterra Altro che rasoterra. Ancora una settimana fa avevamo una narice a pelo d’erba, ora siamo sottoterra: quattordici punti in classifica, venti e più dalla vetta, un punto in più del Sassuolo che per noi dovrebbe essere l’esempio di come si fa a migliorare il gioco e a risalire la china. Invece siamo a cinque punti dal fondo assoluto. 26 NOV 2013
Siamo tutti puttane “In materia di prostituzione siamo credenti, praticanti o agnostici. Alcuni di noi sono andati, vanno o andranno a puttane. Noi amiamo la libertà, la letteratura, l’intimità. Ma tutte e tre queste cose sono in pericolo quando uno stato decide di occuparsi delle nostre natiche. Oggi la prostituzione, domani la pornografia, cosa sarà proibito dopo domani? Non cederemo alla lega dei virtuosi che ce l’hanno con le donne e con gli uomini di poca virtù. Contro il sessualmente corretto, vogliamo vivere da adulti. Per questo tutti insieme proclamiamo: “Touche pas à ma pute!” Leggi L’ultimo al patibolo - L'appello contro la legge bacchettona - Tiliacos Francia in rivolta contro il comune senso del pudore - Stefanini Proibire o anche no 22 NOV 2013
Rasoterra Visto a pelo d’erba, il Milan non è poi così male: buone gambe, muscoli solidi, garretti niente affatto timidi. E’ in alto che le cose si complicano. Li guardi in faccia e capisci che la goccia non passa. La goccia è un quid che fa sembrare infinito il tempo di reazione a un ordine impartito dal cervello. E’ la goccia che ti fa sembrare un allocco quando qualcuno ti parla e tu lo fissi con remota fissità perché non sai cosa dire. 19 NOV 2013