Euro Visioni Il Cav., Santoro e la cronaca parallela di due teatri che si parlano tra loro Il paese reale, il paese reale!”. Tutti a parole lo inseguono, il cosiddetto e forse a questo punto inesistente “paese reale” che scappa sotto il naso come il coniglio di Alice nel paese non reale delle Meraviglie. “Che cosa chiede il paese reale?”, è la domanda retorica tipica del talk-show pre-europee. Ma poi siamo quello che andiamo in scena, e la cosa non ci piace: “Questo è solo spettacolo, informazione distorta, solite facce, solite polemiche”, dicono gli spettatori là fuori. E si può sempre dire, magari, che non era “paese reale” l’alternanza con tempi da par condicio tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che parla di riforme e il finto leone Chewbacca di “Guerre Stellari” sul palco di “Che Tempo che fa”, chez Fabio Fazio, domenica 4 maggio, su Rai 3 (ci sono le europee, ma è anche lo “Star Wars day”). 06 MAG 2014
I lamenti educati degli Tsipras, assediati dal Grillo del “no al Capitale” Questi e quelli, Lista Tsipras e Cinque stelle: divisi da tutto, ma uniti, ohimè, dalla sorte crudele che ha voluto farli innamorare delle stesse parole d’ordine in prossimità della campagna elettorale europea: “Pugni sul tavolo”, dice infatti l’inno a Cinque stelle; “serve un battere i pugni comune che diventi una discussione su come cambiare l’Europa”, dicono gli Tsipras. Ma è soltanto uno scherzo del destino, questo, ché gli Tsipras e i Cinque stelle, per tutto il resto, si battono con toni e modi opposti, con diversi amplificatori (il Manifesto per gli Tsipras, il Fatto per i Cinque stelle). 02 MAG 2014
Vestito nuovo, messaggio vecchio. Ecco l’estetica mutante del Grillo-Fregoli Il solito nemico preso in prestito dal (datato) immaginario di Occupy Wall Street – il “diavolo del Dio denaro che ha corrotto le anime”, come recita il video-inno per le Europee del Movimento cinque stelle, quello in cui i “cittadini” di ogni età e città, bimbi compresi, “sbattono i pugni sul tavolo” contro la Ue-carogna – e l’estetica mutante di Beppe Grillo. Un Grillo che quel nemico trito ha deciso di cavalcarlo a oltranza, forse perché è plasmabile e adattabile a ogni dramma e a ogni situazione, e permette di non decidere in modo irrevocabile chi essere stavolta. 29 APR 2014
Speciale online flash Tsipras a Piazza Affari tra dramma e musica Che sia evocativo il luogo, che i buoni e i cattivi si fronteggino drammaticamente e anche plasticamente: ed ecco che la lista Tsipras, per il lancio della campagna elettorale per le Europee, sceglie per l’evento milanese di domani sera quella che a suo avviso è la culla della finanza-matrigna: “Ore 18, piazza Affari, davanti alla Borsa, proprio per ricordare che per noi prima del denaro e della finanza ci sono le persone”. Sono previsti interventi (con conferenza stampa) di Barbara Spinelli, Marco Revelli, Moni Ovadia e tanti ospiti a sorpresa, e “un’inquietante testimonianza legata al mondo della Borsa e della Finanza”. Dopodichè sarebbe troppo, e infatti musica (abbiamo scherzato?). 22 APR 2014
Chi è Davide Faraone, il renziano che sembra il nipote di Mubarak Alza gli occhi al cielo, inforca e disinforca gli occhiali a montatura nera, si agita sulla poltrona del talk-show, straripa, non ripete a memoria la formula magica delle riforme, ride e si scompone e si impunta per non lasciare respiro all’avversario (di solito un esponente dei Cinque stelle che vede in lui il male assoluto) – e si diverte come mai sembrano divertirsi i compagni del Pd. Ed è straripando dalla Sicilia sul continente che il trentottenne Davide Faraone, deputato renziano e responsabile renziano al Welfare in segreteria pd, è diventato una specie di “cult” presso i conduttori di salotti televisivi e radiofonici, quelli che forse non ne potevano più di avere ospiti renziani molto compìti che lasciano sempre educatamente parlare, non parlano se non interpellati e, una volta interpellati, recitano l’intero programma di governo da qui all’eternità. 22 APR 2014
A casa Grillo si sogna l’en plein nelle urne, ma tutto il resto è noia Il botteghino del tour-comizio non ha pianto (anche se le piazze erano un’altra cosa), i sondaggi non sono matrigni (anzi assegnano il secondo posto alle europee) e i media accolgono con generosità, checché ne dica lui, il Beppe Grillo a parole ingrugnito contro i giornalisti “venduti” e nei fatti superstar di copertine e tv. “Operazione sorpasso”, titolava ieri l’Espresso, citando pure un “sondaggio fantasma” che indica per il M5s addirittura la medaglia d’oro; “intervista esclusiva a Grillo” è stato via via l’asso di Repubblica, del Mattino, de La7. Ma com’è, allora, che tutto il resto è noia? 21 APR 2014
Marino fa dimettere l’assessore che poteva salvare Roma dal default Arriva all’improvviso come le streghe, con il vento poco primaverile di metà pomeriggio, la notizia delle dimissioni di Daniela Morgante, assessore al Bilancio del comune di Roma. E arriva con parole ingannevolmente dolci, da “conscious uncoupling”, per dirla con i separati di Hollywood Gwyneth Paltrow e Chris Martin: si è dimessa Daniela Morgante, sì, e il sindaco Ignazio Marino assume la delega al Bilancio mentre dice che hanno “condiviso la decisione”, e mentre Morgante ringrazia per l’esperienza. Ma le parole, in questo caso, non sono importanti. E’ successo altro, lo sanno entrambi, ed è questione di sostanza. Hai voluto (l’ha voluto Marino) l’assessore con il bollino “Corte di Conti” – giudice della Corte dei Conti, per la precisione. 17 APR 2014
L’Orlando pensoso Parlano tutti di giustizia, nel giorno del Giudizio per il non-più-Cav. disarcionato che non può più essere chiamato Cav., ma che dal preludio ai probabili servizi sociali suscita le più alte e più basse disquisizioni sulla famosa e sempre attesa “riforma” (della giustizia, appunto). Parlano tutti di giustizia senza davvero parlarne, dunque, e tutti s’affannano ad appiccicare al singolo caso il discorso generale – e l’azione penale e il pm e il non pm – mentre il convitato di pietra di ogni dibattito sul tema, il neo Guardasigilli Andrea Orlando, pensa tutto il contrario: che si debba partire non da grandi roboanti riforme, come ha spiegato giorni fa a Liana Milella su Repubblica (una Milella che, sul suo blog, a nomina di Orlando fresca-fresca, due mesi fa, pur scontenta di non vedere in quel ruolo “un valente costituzionalista”, gli aveva concesso il beneficio del dubbio: vediamo che cosa fa, scriveva, “ma quanto peserà” la “pietra di Ncd e di Alfano e dei centristi” sul suo collo?, si chiedeva). 12 APR 2014
L’Orlando pensoso Parlano tutti di giustizia, nel giorno del Giudizio per il non-più-Cav. disarcionato che non può più essere chiamato Cav., ma che dal preludio ai probabili servizi sociali suscita le più alte e più basse disquisizioni sulla famosa e sempre attesa “riforma” (della giustizia, appunto). Parlano tutti di giustizia senza davvero parlarne, dunque, e tutti s’affannano ad appiccicare al singolo caso il discorso generale – e l’azione penale e il pm e il non pm – mentre il convitato di pietra di ogni dibattito sul tema, il neo Guardasigilli Andrea Orlando, pensa tutto il contrario: che si debba partire non da grandi roboanti riforme, come ha spiegato giorni fa a Liana Milella su Repubblica (una Milella che, sul suo blog, a nomina di Orlando fresca-fresca, due mesi fa, pur scontenta di non vedere in quel ruolo “un valente costituzionalista”, gli aveva concesso il beneficio del dubbio: vediamo che cosa fa, scriveva, “ma quanto peserà” la “pietra di Ncd e di Alfano e dei centristi” sul suo collo?, si chiedeva). 12 APR 2014
Speciale online flash 17:55 La banda Micromega alla crociata anti-Renzi Sono sempre loro, con qualche variante: i prof. riuniti in appello di Libertà e Giustizia contro la “svolta autoritaria” di Matteo Renzi che da oggi, pure su MicroMega, s’allarmano al grido di “La Grande Restaurazione di Matteo Renzi” (non è una battuta), visto come discepolo di Ronald Reagan e Margareth Thatcher e come demiurgo di un “disegno scellerato” da realizzare con “metodi duceschi”. Ci sono, naturalmente, Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà. Leggi anche Cerasa Come tosare i parrucconi 02 APR 2014