Nichi in porta (a sinistra) vale poco Nichi Vendola va a “Piazzapulita” per “ragionare su come sbarrare la strada al ritorno di un repertorio di fantasmi”, ma qualcosa nell’aria dice che anche lui, il governatore pugliese, rischia di assomigliare sempre più al fantasma di se stesso. Doveva coprire a sinistra, Vendola, anche se Fausto Bertinotti si era dissociato dalla sua linea di sinistra che “sale sul treno” e anche se Pierluigi Bersani, in nome di una certezza (ora non così certa), aveva sopportato persino la frase “dovrai guadagnarti i miei voti”, detta da un Vendola capriccioso e perdente tra primo e secondo turno delle primarie. 16 GEN 2013
Si contenga, mi consenta Non sarà la fine del mondo, ha detto Michele Santoro, citando Ligabue, nel video-editoriale di presentazione molto anticipata dell’arrivo di Silvio Berlusconi a “Servizio Pubblico” (video-editoriale in cui Santoro diceva anche che quest’anno Natale pareva Pasqua, vista la resurrezione di un Cav. che accetta il suo invito). Non sarà la fine del mondo, stasera, ma neanche “soltanto una trasmissione giornalistica”, come da settimane dice Santoro, con la modestia anche un po’ immodesta di chi chiama l’applauso con la successiva immediata esegesi dello sbarco del Cav. nello studio dei suoi cari nemici. 10 GEN 2013
L’Africa di Grillo L’Africa di Beppe Grillo è già qui, è la savana psicologica dell’ex comico che rientra con mezzo piede nella pantofola da pensionato buttata nel rogo soltanto due settimane fa, quando si tuffava sulla folla nelle piazze della campagna-firme di Natale: dopo le elezioni “torno a fare teatro”, torno a “fare le mie cose”, sono uno che “si fa ammazzare per una battuta” e questo resto, ha detto Grillo con tono improvvisamente sommesso in quel di Udine, due sere fa, ripreso dagli attivisti e rilanciato in rete da “Byoblu” e dalla bacheca Facebook del primo dissidente espulso, Valentino Tavolazzi. 08 GEN 2013
La fase-due di Grillo si apre all’insegna del paternalismo morbido E’ la sua fase-due e il Beppe Grillo da sfondamento deve farci i conti, tanto più che quel che è fatto è fatto: le parlamentarie-flop del M5s; il “fuori dalle palle” detto a chi non è d’accordo; i sogni di gloria resi meno trionfali dall’affollamento nel campo prima sgombro del populismo magico che ora sembra piacere molto pure al Cav. tornato in scena, non a caso a suo tempo “studioso” del Grillo da sconfiggere sparandole “più grosse delle sue”. 27 DIC 2012
Il Natale spaesato dei grillini che chiedono lumi sul candidato premier “Hanno una paura fottuta dei cittadini normali”, urla Beppe Grillo durante le tappe del suo “massacro-tour”, giro in camper di comizi pro raccolta firme: cinque città al giorno, arringa reiterata, toni duri contro Mario Monti che “si è autosfiduciato” senza “passare dalle Camere” (Grillo legge Marco Travaglio) e contro chi sta con Monti “per il partito unico” delle banche. “Siamo l’ultimo treno” prima “di Alba Dorata”, dice l’ex comico in una sala di Crotone piena di uomini con cappellini da baseball, tutti plaudenti ed evidentemente disinteressati alla questione “democrazia interna” nel M5s, epurazioni e “fuori dalle palle” compresi. 22 DIC 2012
Un po’ Dallas un po’ Grillo, il ritorno del Cav. pop, televisivo e senza rete Il Cav. che straripa dallo schermo e dice “La7 è contro di noi” mentre l’Agcom vara il regolamento per la par condicio e richiama al pluralismo. Il Cav. che parla come ai tempi dell’ormai leggendario “meno tasse per tutti”. Il Cav. che dice “tolgo l’Imu”, attaccando l’Europa. Il Cav. che mette in pratica la massima “per battere Beppe Grillo bisogna spararle più grosse di lui” (a Francesco Verderami, sul Corriere della Sera, tempo fa, disse che studiava attentamente i comizi dell’ex comico). 21 DIC 2012
La lista pazza di Marco Sorrideva come un folletto, Marco Pannella, domenica scorsa, quando, dopo una settimana di sciopero totale della fame e della sete, si è affacciato in video a Radio radicale, durante la conversazione settimanale con Massimo Bordin, per spiegare con un sigaro in mano e la forza scavata da combattente ultraottantenne, le ragioni e l’obiettivo della sua lotta di civiltà attorno al tema “amnistia, diritto, libertà”. 18 DIC 2012
Nel camerino di Grillo, Mangiafuoco shakespeariano Il Beppe Grillo-Mangiafuoco è apparso in video con i capelli in gran scompiglio, le guance rosse, gli occhi spiritati, il sopracciglio sollevato a metà: minaccia che si materializza sul palco, voce grossa davanti alle marionette in attesa di essere buttate nella brace per capriccio. Sempre teatro è, anche un po’ surreale, con quel Crono burattinaio che annuncia di voler divorare i figli e con quei figli che si chiedono “chi sarà il prossimo?”, sperando come Pinocchio di sfuggirgli. 14 DIC 2012
Nordcorea a Cinque stelle Grillo passa alle maniere spicce: epurati gli impuri Non era soltanto un lancio di missili da mostrare in tv ai sudditi tenuti nella bolla di censura e povertà; non era la cosiddetta prova muscolare: Grillo-Il-Sung è passato ai fatti. Aveva detto “fuori dalle palle” e li ha cacciati davvero con la fatwa, i deviazionisti a Cinque stelle Giovanni Favia e Federica Salsi, da poco ufficialmente “ex” grillini cui è negato l’uso del simbolo. Non si può fare a meno di vedere qualcosa di grottesco, nel pugno sbattuto sul tavolo dal Beppe Grillo dispotico. 12 DIC 2012
Grillo è un compagno che sbaglia o un quattrinaro nemico di classe? Beppe Grillo contro le banche, i banchieri, i plutocrati e i tecnocrati, come la sinistra antagonista e come molti dei selezionati grillini alle “parlamentarie” e alle “graticole” regionali (vedi Davide Barillari, candidato presidente alla regione Lazio con trascorsi nella Fiom-Cgil e in Rifondazione comunista). Oppure Beppe Grillo “miliardario antipolitico” e populista che va “contro ogni principio di coesione nazionale, responsabilità collettiva, solidarietà sociale”, come scrive Francesco Cundari sull’Unità, paragonandolo all’“impresario della tv”. 11 DIC 2012