Un Cav. di nome Luisa Vita da gaucho, pampa argentina, sole e vento, vacche, cavalli e campagna brulla: questa è anche la storia di una ragazza che a un certo punto è finita in Argentina a seguire mandrie per diventare forte e dura come suo padre, un padre contadino e poi imprenditore delle costruzioni, amatissimo e inarrivabile per rigore, da ascoltare la mattina presto davanti al lavabo mentre si fa la barba, e da seguire anche quando non c’è, perché tanto quello che ha detto vale per sempre, anche se lì per lì non eri d’accordo. 09 LUG 2012
Tra Sherwood e Bari le mosse del fantomatico “polo” sindaci-Sel-Idv Ieri sera Nichi Vendola era in Veneto, terra in teoria non proprio amica: un incontro di routine con i lavoratori di una fabbrica in crisi nei pressi di Vicenza, ma subito dopo un incontro non di routine a Padova, allo Sherwood Festival, in compagnia del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, con cui aveva appena condiviso idealmente un’altra assemblea a Bari. Il titolo dell’incontro padovano sembrava fatto apposta per chi vede nei rassemblement anche sporadici tra sindaci, Sel e Idv i prodromi di un “quarto polo”. 03 LUG 2012
La principessa. Storia di Lucrezia Reichlin Figlia di Alfredo e Luciana Castellina. Ritratto dell'economista diventata riserva repubblicana (Corriere, Rai, Unicredit) 02 LUG 2012
La strana coppia Non si può prescindere dal passato di Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo, eppure prescindere per un po’ si deve, visto che i due sono oggi la strana coppia di “non competenti” uscita dal conclave delle associazioni di “società civile” riunite per decidere i papabili per il cda Rai, sotto impulso di un orgoglioso Pier Luigi Bersani. Due nomi di società civilissima, Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo (ma Aldo Grasso dice: che ne è di noi della società incivile?). 26 GIU 2012
La società civile dà al Pd i nomi per la Rai (dopo lo scappellotto di Rep.) La società civile ha infine indicato al Pd Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo come papabili per il cda Rai, ma il temporeggiamento ha fatto arrabbiare Curzio Maltese, firma di Repubblica. “Se la società civile diventa dorotea”, era il titolo del commento scritto da Maltese domenica sul giornale-madre della società civile (dai girotondi al popolo viola ai post-it gialli alle donne indignate agli indignati anticasta). 19 GIU 2012
Furto di un teatro, bene comune Giuseppe Gioacchino Belli ci andava spesso, al Teatro Valle, attorno al 1830, quando il Valle, costruito un secolo prima dal conte Camillo Capranica, era sala per tragedie, commedie, operette e intermezzo. E chissà quante tragedie e commedie e intermezzi ha visto, il Valle, prima di assistere alla “Festa per la lotta per i beni comuni” in scena da ieri e per i prossimi venti giorni con la benedizione di Stefano Rodotà e Salvatore Settis, applauditissimi in un pomeriggio sonnacchioso. 14 GIU 2012
La prostituzione fraternitaire Non è tempo di starsene in un cantuccio, ora, a leggere col lumicino a letto, e a schivare i guai umani rimanendo quieti in una stanza – consiglio di Blaise Pascal impossibile a seguirsi, questo, in giorni di feste e controfeste con dibattito e controdibattito sulle possibili liste da lanciare alle elezioni politiche: prima tra tutte la festa di Repubblica, quotidiano di Largo Fochetti in trasferta a Bologna dal 14 al 17 giugno. 10 GIU 2012
Il boss e la Spectre.it Che cosa c’entrino i boschi con il Movimento 5 stelle, dato quasi al 19 per cento nell’ultimo sondaggio Ipsos a “Ballarò”, non è di evidenza immediata. Eppure un bosco c’è, in questa storia: il bosco di Gianroberto Casaleggio, presidente della Casaleggio Associati, l’azienda di comunicazione e marketing sul Web che secondo alcuni ha stregato Beppe Grillo al punto da farlo parlare come un ventriloquo (per conto di Casaleggio) e secondo altri ha soltanto dato una bella mano a Beppe Grillo (altrimenti analfabeta della rete con eco circoscritta alle sue pur affollate performance da comico). 02 GIU 2012
Vittorie senza avversari Sotto sotto il vero boom elettorale è quello del Pd Lì per lì, a urne appena aperte, sembra quasi che non le abbia vinte nessuno, le amministrative 2012, fatta salva la quarta volta di Leoluca Orlando, outsider stagionato a Palermo con circa il 72 per cento dei consensi e per il “boom” del grillino Federico Pizzarotti a Parma (attorno al 60 per cento). Stavolta si è sentito, il famoso “boom”, ed è suo, suo di Pizzarotti: “Hanno eletto me e non Beppe Grillo”, dice nelle prime interviste, Grillo “è l’aratro noi seminiamo”, Grillo è “il magafono e ora noi camminiamo con le nostre gambe”, “ora guardiamo il bilancio e vediamo che fare con tutti i cittadini”, dice con qualche residua traccia di utopia anti casta. 21 MAG 2012
Non lamentatevi, lavorate di più Metti un giorno un ministro che dice, con gran sprezzo d’ogni tetraggine autoconsolatoria: “Basta lamentele, lavorate sodo, lavorate di più, l’unica ricetta per la crescita è lavorare duro”. Metti un uomo politico che, col sorriso, in maniche di camicia, in un paese che pure ha varato misure da tempo d’austerità, una mattina, da un giornale autorevole, invita i giovani a fare “di più con meno risorse, ché questo è il ventunesimo secolo”, e a “saltare sull’aereo, fare impresa all’estero, studiare all’estero”. Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" Un buona idea per uscire dalla crisi 17 MAG 2012