Elsa Fornero, ministro tecnico di brughiera con scorza politica (dura) In principio fu la brughiera, quella attorno a San Carlo Canavese, provincia di Torino, luogo di nascita di Elsa Fornero, neo ministro tecnico del Lavoro alle prese con ben poco tecnici scambi di battute tra partiti, sindacati e ministeri. Poi fu ancora brughiera, ché Elsa Fornero, da ragazzina, oltre ad andare in Vespa tra cascine e torrenti con il papà operaio e la sorella, in tre sul sellino, leggeva molti gialli di Agatha Christie, dove le brughiere abbondano almeno quanto le ambientazioni esotiche. Infine fu sempre brughiera, ha raccontato il ministro a Vera Schiavazzi di Repubblica, in un’intervista del 2009. 02 DIC 2011
Un caffè al Viminale E’ giorno di caffè con la stampa al Viminale, e il neoministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri si presenta con modi e toni che “ma si erano sentiti da queste parti”, dice estasiato un cronista. Il ministro incede con camminata ottimista. Si presenta e chiede agli astanti di avvicinarsi sennò non si sente un tubo, fa un brindisi ma poi beve succo d’arancia. Leggi La sostenibile levità della Cancellieri, dolce ministro di ferro 22 NOV 2011
La sostenibile levità della Cancellieri, dolce ministro di ferro Ridono all’ingiù, gli occhi di Anna Maria Cancellieri, nuovo ministro dell’Interno, nel video in cui, da commissario nella Bologna del dopo Delbono, racconta il suo passato di ragazza innamorata a Tripoli (fu lì, “a una festa da ballo”, che nel 1962 diede il primo bacio a suo marito, anche definito “il mio migliore amico”, e fu lì che prese il vizio di giocare con la collana di perle per alleggerire l’imbarazzo). 22 NOV 2011
Scene di vita grama nei talk-show ai tempi del governo del Preside Redattori che si ritrovano senza agenda (“i nuovi ministri hanno ascoltato Aldo Grasso e non vanno in tv”, scherza un collaboratore Rai). Redattori che devono “buttarsi sugli esteri, ma poi devi pure spiegare chi sono i Fratelli musulmani”, dice amaro un autore Rai. Conduttori che improvvisamente devono “far reagire in studio due opposti economisti sconosciuti”, fa notare un redattore di La7. Leggi Spread per talk-show 22 NOV 2011
“No alle banche, noi ti sMontiamo”. Opposizione preventiva studentesca Non è Zuccotti Park in fase di sgombero, tantopiù che ormai la tendopoli indignata romana è itinerante da un quartiere all’altro (ultimo avvistamento: sotto la passeggiata archeologica, zona Terme di Caracalla, dove i tassisti e i passeggeri degli autobus trasecolano: “Ma che so’ ’ste tende?”). Non è Zuccotti Park, ma è la giornata di opposizione preventiva al neonato governo Monti firmata “studenti & Cobas”, anche se la dicitura ufficiale è “Giornata internazionale per il diritto allo studio”. 18 NOV 2011
Sinistra, i critici del passaggio extraelettorale da Cofferati al Manifesto C’è chi stappa champagne e chi si chiede, a sinistra, che cosa significhi, per la sinistra, il passaggio extraelettorale per il governo Monti. Al di là della rispettabilità di Mario Monti, infatti, qualche problema si pone a livello di identità, indipendenza e carattere di alternativa (specie per il Pd). Sergio Cofferati, eurodeputato pd, ex segretario Cgil ed ex sindaco di Bologna che all’inizio degli anni Duemila riempiva le piazze, si è posto un paio di domande. 16 NOV 2011
Girotondo fogliante - Un'espressione geografica/ 13 Avrei voluto, a sinistra, più opposizione di principio al cambio extraelettorale No, non mi basta il Bersani riluttante del giorno prima, quello dei retroscena. Da elettore del centrosinistra dico che mi sarebbe piaciuto vedere, a sinistra, una forte opposizione di principio all’idea di un cambio di governo per via extraelettorale, tanto più in un quadro di urgenza in cui bisogna varare le cosiddette misure “impopolari”. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche faccia perplessa nei dibattiti. Leggi tutti gli altri interventi 15 NOV 2011
“Monti è un’eccezione possibile, le elezioni sono la regola” Un governo Monti? “In questo contesto è una possibilità e una speranza”, dice il direttore dell’Unità Claudio Sardo al Foglio, “a condizione che il Pd, il Pdl e l’Udc si assumano la piena responsabilità politica di questa operazione, nonostante le ampie divergenze di opinione, altrimenti è meglio votare. Non si può fare il giochino di varare un governo voluto dal presidente della Repubblica e fare poi finta di fischiettare mentre nel retrobottega si inizia la campagna elettorale”. 10 NOV 2011
Pubblicità, pubblico, effetto “salamino”: i conti in tasca a Santoro Togli le parole di Michele Santoro che presenta mitologicamente Michele Santoro – la tv “che sale sulla gru”, il pubblico “in rivolta” perché la televisione “gli fa schifo” – ed ecco, nudo e crudo, l’evento “post televisivo” del Santoro multipiattaforma, per usare la definizione del coproduttore del programma Sandro Parenzo, presidente Mediapason che partecipa, con la società Videa, alla santoriana editrice Zerostudio’s, partita nel 2010 con un investimento personale (centomila euro di Santoro e signora) e arrivata, via aumento di capitale, a circa due milioni. 03 NOV 2011
La sfida tv di Telese & Porro e le disavventure del bipolarismo bipartisan “L’unico programma che ha l’opposizione dentro”: erano partiti con un’idea ottimisticamente grandiosa di bipolarismo bipartisan, Luca Telese e Nicola Porro, i conduttori di “In onda”, l’approfondimento politico del weekend su La7. Telese rosso e Porro azzurro, Telese al Fatto e Porro al Giornale, Porro che va al trucco e Telese che va di corsa, Telese esageratamente spiccio e Porro esageratamente garbato – ognuno, a inizio programma, fa nel buio il suo editoriale, sagome in piedi nell’ombra come in un film di Hitchcock, e tanti saluti ai puristi dell’una e dell’altra parte. 25 OTT 2011