Storia, segreti e passioni del socio ceco che anima il Leone E’ un oligarca a tutti gli effetti, ma a differenza dei suoi colleghi russi, ai megayacht e alle modelle, preferisce la riservatezza e i salotti buoni della finanza. Petr Kellner, 46 anni, membro del board e socio di Generali con circa il 2 per cento del capitale, partner chiave del gruppo di Trieste sullo scacchiere centroeuropeo, e protagonista di alcuni dei cortocircuiti che aleggiano in questi giorni intorno al gruppo assicurativo, è nato in quella che allora si chiamava Cecoslovacchia il 4 maggio 1964, ed è diventato l’uomo più ricco di quella che oggi è la Repubblica ceca 12 MAR 2011
Ragionato elogio del fisco rivoluzionario che investirà i nostri comuni I l Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sul fisco municipale. Intanto il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, Vasco Errani, al termine della conferenza stato-regioni ha detto: "Al governo abbiamo detto che, dal momento che non ha onorato i contenuti dell'accordi siglato nel dicembre scorso, l'intesa sul federalismo regionale per noi non c'è. L'accordo deve essere concretizzato rapidissimamente". 02 MAR 2011
L’Italia non potrà che tornare presto a fare affari con la Libia Le sommosse sulla sponda meridionale del Mar Mediterraneo continuano a sostenere i prezzi del petrolio su livelli record. Mai come in queste ore politica estera e idrocarburi, anche in Europa, sono stati così legati. Non a caso ieri è stato il Consiglio europeo riunito a livello di ministri dell’Energia ad approvare le sanzioni dell’Ue contro la Libia di Muammar Gheddafi. Sempre da Bruxelles, il commissario Ue all’Energia, Günther Oettinger, ha dichiarato che il regime del colonnello non controlla ormai più i principali campi petroliferi libici. Leggi Tripoli e petrolio - Leggi tutti gli articoli del Foglio sulla Libia 01 MAR 2011
A lezione da Mr. Big Society Ha 34 anni, è un immigrato cinese di seconda generazione, è il più giovane rappresentante della Camera dei Lord di Londra. Nat Wei è il braccio destro del premier David Cameron per uno dei progetti più ambiziosi del nuovo corso tory, quello della “Big Society”. Prevede una responsabilizzazione dei cittadini e una socializzazione di molti settori della vita comune, un passo indietro della politica e un decentramento di molte funzioni, incentivando il terzo settore e il volontariato a compiere funzioni lasciate libere dallo stato. In Italia per illustrare i passi avanti compiuti dal progetto “Big Society”, Wei sgombra subito il campo dall’equivoco e dal sospetto che in molti attribuiscono al progetto Big Society, e cioè che si tratti di una cortina fumogena sui tagli necessari al post crisi 26 FEB 2011
Il sangue delle rivoluzioni Tripoli e petrolio E’ nuovo record per il prezzo del greggio, con il Brent che ieri ha segnalato lo stato di crisi del medio oriente. Il future con scadenza ad aprile ha registrato un progresso del 2,362 per cento, toccando quota 105 dollari al barile. Leggi tutti gli articoli del Foglio sulla crisi in Libia Guarda la diretta del discorso di Gheddafi su al Jazeera 22 FEB 2011
Taki, il columnist e amico dell’Avvocato che indigna la buona società Gianni Agnelli? “Tutto sommato era un piccolo borghese”. Lo dice Taki Theodoracopulos nel documentario di Giovanni Piperno, “Il pezzo mancante”, presentato nei giorni scorsi al Festival del cinema di Torino, che ricostruisce la saga della dinastia Fiat. La versione di Taki non stupisce chi lo conosce. E’ stato uno dei più stretti amici dell’Avvocato, ma soprattutto è una specie di scapigliato del jet set londinese. 11 DIC 2010
Da Von Hayek al fisco finlandese: il frullato mercatista di Assange Mettere insieme Bakunin, i Rothschild, le multinazionali, un tè con l'Economist e il sistema fiscale finlandese: agitare bene, e si otterrà il background economico di Julian Assange 08 DIC 2010
E se Assange fosse il vendicatore postumo di Lehman Brothers? Julian Assange è un fantasma, il fantasma della defunta Lehman Brothers. E’ questa la teoria esoterica di Julie Weiner, blogger di punta del mensile Vanity Fair Usa. Secondo la Weiner, non c’è dubbio che il pallido attivista australiano sia una creatura ectoplasmatica (il colorito lo confermerebbe), che non darà pace alla sua prossima vittima, Bank of America. Che il nuovo obiettivo di Assange fosse una banca, e probabilmente Bank of America, si sapeva da tempo. 07 DIC 2010