Sesso e parrucche Doveva essere un racconto vintage, “The Americans”, un viaggio nel passato pieno di sesso, parrucche, violenza e bugie, con una coppia fighissima di agenti del Kgb che vivono da americani, hanno due figli e un’agenzia di viaggio, e quando ricevono ordini in codice da Mosca corrono giù in lavanderia, preparano quel che serve per la missione, i vestiti e le armi e le macchinine fotografiche per poi trasmettere documenti sulle bombe atomiche americane, salutano i bambini, “magari facciamo un po’ tardi stasera, non guardate troppa televisione”, e vanno ad ammazzare qualcuno. 28 MAR 2014
Come re Lear, Murdoch chiede ai figli una prova d’amore (e di bravura) I figli di Murdoch sono tornati, papà ha deciso che la crisi del suo impero è finita e si può tornare a vivere e a litigare, tanto più adesso che non c’è Wendi che lo tratta come un vecchio rincoglionito. Rupert Murdoch ha 83 anni, ripete che non c’è nessuna successione di cui parlare, sta bene e le sue aziende stanno bene, ma intanto da anni mette alla prova i suoi figli e i suoi manager per vedere chi vince la gara, per scoprire chi davvero può essere l’erede al trono del suo impero mediatico ormai spezzato a metà. Come re Lear con le sue figlie, in gara per dimostrargli il loro amore e assecondare il volere dell’anziano padre, anche Murdoch ha messo i suoi figli di fronte a molte prove. 28 MAR 2014
Nella Silicon Valley l’ansia da rottamazione ti prende a trent’anni Non puoi invecchiare, è vietato, e se per caso ti capita di avere una ruga, un capello bianco o un figlio di un’età che rivela anche la tua, nascondili. Con il botox, le tinte, le bugie, con delle comparse anche, basta che la finzione regga, perché se sei vecchio, nella Silicon Valley, non esisti. L’ansia da rottamazione, nel regno dei giovani e dei garage e delle rivoluzioni digitali, è una malattia grave. Noam Scheiber ha firmato un articolo di copertina su New Republic (illustrato con un ragazzo che ha i capelli bianchi ma non sembra affatto da rottamare) in cui racconta questa malattia, che nasce da quello che gli americani definiscono “ageism”, la discriminazione dei più anziani, che sarebbe pure illegale. 27 MAR 2014
Dopo le municipali francesi Hollande cerca una tattica (e delle scuse) per salvare la faccia al Ps Ritirarsi laddove non è più possibile vincere, raggrupparsi a sinistra per fare massa critica contro le destre. Questa è la strategia decisa dal Partito socialista di Francia ieri, dopo la sconfitta alle municipali di domenica, in un concitato vertice a rue Solférino, risultati delle elezioni alla mano, tra musi lunghi e spavento, con i molti ministri che ancora non sanno se i loro comuni resteranno socialisti, o una come Martine Aubry, elefantessa del Ps, che deve sottoporsi al secondo turno a Lille. Leggi anche Meotti Il superego della Francia è malato 24 MAR 2014
Speciale online flash 15:55 Così il dj e presentatore Noel Edmonds vuole comprare la Bbc per salvarla Noel Edmonds vorrebbe comprarsi la Bbc, sta parlando con un gruppo di investitori, ha detto al Sunday Times, per creare un modello di business che dia un futuro alla tv pubblica del Regno Unito. Edmonds conosce bene la Bbc, ci ha lavorato una vita, è uno dei dj più famosi di Radio 1 (ora su Sky 1 conduce quel programma in cui gli adulti devono sforzarsi di sembrare più intelligenti di ragazzini di 10 anni, e non ci riescono). Al momento, il 53 per cento delle entrate della Bbc sono date dalla “licence fee”, cioè più della pubblicità e degli abbonamenti, ma Edmonds (che ha amesso di non pagarlo, questo canone) vuole cambiare tutto. 18 MAR 2014
Kerry alza i toni con i russi, ma i russi fan campagna in Crimea John Kerry ieri ha fatto il gran rifiuto e ha detto di no a Vladimir Putin: non ci saranno incontri formali fino a che non prenderai in considerazione le nostre proposte. Dopo giorni di avvicinamenti e allontanamenti, il segretario di stato americano ha messo un freno alle mire della Russia, e ha fatto sapere al suo collega russo Sergei Lavrov che per avere colloqui diretti è necessario sospendere il referendum in Crimea. Il voto è previsto per domenica, le truppe russe, senza segni di riconoscimento, hanno già iniziato la campagna elettorale, sarà difficile dire di no alle pretese di Mosca da quelle parti. 11 MAR 2014
Putin se ne infischia, Cia è peggio La versione russa dei fatti che stanno accadendo nel mondo, in Ucraina come in Siria, cioè in luoghi in cui le manovre russe cambiano i destini dei popoli che lì abitano, trova sempre più ascoltatori. Ci sono trucchi di propaganda facilmente smascherabili che a volte vengono denunciati, ma molte altre volte no – e anche se denunciati, resistono. Nella crisi ucraina abbiamo assistito sì a grossolane falsificazioni da parte dei russi, ma all’origine di questa crisi potrebbe esserci un colossale errore di valutazione da parte degli americani. Leggi anche Pompili Con chi sta la Cina nella crisi ucraina? - Peduzzi La commedia del cheghebè - Zafesova E' lo smartphone, Vladimir - La versione di Kissinger sull'Ucraina 06 MAR 2014
La commedia del cheghebè C’era una volta il Kgb “raffinato, spietato, un centro di studi e di perforazione culturale senza paragoni nel mondo”, poi è arrivato Vladimir Putin, che pure in quel Kgb era cresciuto, e ha vinto “la rozzezza”, dice al Foglio Enzo Bettiza, uno degli intellettuali, scrittori e politici italiani che più conosce il mondo sovietico e postsovietico, e meglio lo dipinge e interpreta. Se non ci fosse in mezzo una guerra, la propaganda russa nella crisi ucraina strapperebbe qualche sorriso, per la sua goffaggine, per la facilità con cui la falsificazione dei fatti è stata smascherata. 06 MAR 2014
Il primo e nuovo premier dell'Ucraina antiputiniana è un "ebreo sfrontato" Nella telefonata in cui una dama della politica estera americana, Victoria Nuland, si lasciava andare a un liberatorio “Fuck the Eu”, fanculo all’Europa, il passaggio importante riguardava un politico ucraino non ancora quarantenne, testa pelata e occhiali da secchione, inglese perfetto e assiduità con l’occidente. “Penso che Yats sia il nostro uomo, quello che ha esperienza economica e di governo”, diceva la Nuland all’ambasciatore statunitense a Kiev. Yats è Arseniy Yatsenyuk, il nuovo premier dell’Ucraina, o forse sarebbe meglio dire il nuovo premier di Kiev perché in Crimea ce n’è un altro: Sergei Axionov. Leggi anche Raineri , Negoziati disperati ; Cerasa Separarsi un po’. Dove punta l’asse Merkel-Renzi nella crisi ucraina ; Zafesova La Crimea è mezza andata, ora Kiev cerca di salvare l’est dell’Ucraina 04 MAR 2014
Il cuore oltre la piazza Il presidente corrotto dell’Ucraina è in fuga, la strage è stata fermata, ma è troppo presto per celebrare o dichiarare che l’occidente ‘ha vinto’ o che la Russia ha ‘perso’. Una delle lezioni incontrovertibili che ci arrivano da Kiev, capitale dell’Ucraina, è che un paese così profondamente diviso dovrà confrontarsi con problemi pericolosi che possono risuonare ben oltre i suoi confini”. Così iniziava un editoriale del New York Times, due giorni fa, e pubblicato nelle stesse ore in cui Vitali Klitschko, quell’armadio dell’opposizione che avete visto parlare in piazza a Kiev più volte, stava per candidarsi alla presidenza dell’Ucraina. 26 FEB 2014