Padre, perdonami perché ho scelto un Apple Padre, perdonami perché non sapevo quello che facevo. Ero molto più giovane di oggi, e altrettanto vanitoso di oggi, e per elitismo scelsi Apple. Non sapevo di entrare in un tunnel: ci entrai. Come un qualunque drogato sviluppai una dipendenza e da allora la scimmia che porto sulla schiena mi costri 12 NOV 2015
Le lacrime di Sabina Began Santa Maria Maddalena, siano perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Naturalmente sto parlando di Sabina Began e naturalmente mi permetto di dire quello che dico perché: 1) è stata lei stessa, in tribunale, fra le lacrime, a definire peccaminoso il suo comportamento nell’organizzazion 11 NOV 2015
Perché la morte è una scuola di serietà Sono sempre più attento alle lezioni della morte, maestra di vita. Partecipo ai funerali di Mamma Rina e se mi lasciassi andare piangerei dall’inizio alla fine. 10 NOV 2015
San Gennaro e il libro di Paolo Isotta San Gennaro, davvero come dice Paolo Isotta sei lungariello ma non scurdariello? L’ipercritico musicale in “Altri canti di Marte” (Marsilio) racconta che il suo libro precedente è stato stroncato da un collaboratore della Voce di Romagna: “Se fossi in lui non mi sentirei così tranquillo”. 06 NOV 2015
Spiegare ai preti il male metafisico con Bob Dylan Che i sacerdoti vadano a scuola di predica dal Rabbino e dal Principe, da Bob Dylan e da Francesco De Gregori. Quest’ultimo, con quell’amore che alla maniera di Sandro Penna fa rischiare lietamente il disonore, ha rubato e tradotto “Sweetheart like you” ricavandone “Un angioletto come te”. Riuscendo 06 NOV 2015
Mammi per forza Mai fatto un giorno di ferie o di malattia in vita mia, anche per questo sono un vero uomo. Un lavoratore dipendente, che quindi campa di umilianti concessioni, non so quale considerazione possa avere di sé. E non so come farà a conservare quel poco di eventuale, residuale autostima, se dopodomani p 05 NOV 2015
Per il ritorno dell’età sinodale C’erano una volta le perpetue, le domestiche dei preti che dovevano avere almeno quarant’anni, onde evitare gravidanze e distrazioni. 04 NOV 2015
Un libro per chi vuole andare in Cina (o vuole restare in Italia) Si legga “My little China girl” di Giuseppe Culicchia (Edt) se si vuole andare a Pechino. Ma anche se si vuole rimanere in Italia. Su Pechino, in questo breve reportage romanzesco, il nostro mago del tormentone (che stavolta riguarda il ristorante, forse inesistente, del Partito comunista cinese) sc 03 NOV 2015
La mia battaglia per non andare all'Expo Madonnina, Madonnina, questa non è una preghiera, è un ex voto. In primavera sentii potente il richiamo dell’Expo e temetti di non farcela a resistere: perciò ti pregai di aiutarmi a non inginocchiarmi a Gea, la divinità a cui il luna park di Rho-Pero era implicitamente dedicato. Eccoci in autunno, 31 OTT 2015
Fatica e caos può essere il motto di Roma a prescindere dall'inetto Marino Il nostro mestiere è fatica e caos, dice Toni (forse Antonio?) Servillo, attore che mi ha allontanato dalle sale cinematografiche perfino più di Margherita Buy. 30 OTT 2015